(Red) – Avete mai provato ad entrare nel sito ufficiale della Città delle Acque, alias Castellammare di Stabia? Se non ci avete mai provato è consigliabile che cominciate a farlo e sicuramente vi accorgerete, vostro malgrado, che la tanto sbandierata trasparenza nel sito Istituzionale della vostra città è solamente un “Optional” e che, cosa ancora più bizzarra, neanche i Consiglieri Comunali eletti riescono a penetrare nei meandri segreti della “pubblicazione farlocca” utilizzata nella gestione del sito. Paradossale che chi, per ruolo, deputato al controllo degli atti amministrativi della propria città non possa accedere agli atti prodotti attraverso le determine dirigenziali, molto spesso utilizzate, al fine di concedere appalti dirette alle ditte fornitrici. Un problema molto serio, tanto serio che ne ha parlato con dovizia di particolari anche l’esperto della famosa trasmissione televisiva “Striscia la Notizia che, nella fattispecie, ha fornito dati e spiegazioni che non lasciano molti dubbi sulla “buonafede” degli operatori addetti alla gestione ed al controllo dei siti Istituzionali degli Enti Locali. Pensate un po’ che, nel sito stabiese, hanno libero accesso tutti i dipendenti comunali, tutti i funzionari e Dirigenti, compresi gli assessori, ma chi dovrebbe avere accesso per controllare gli atti amministrativi prodotti, ironia della sorte i Consiglieri, non riescono ad accedere agli atti prodotti trascorsi quindici giorni dalla loro pubblicazione. Eppure la legge sulla trasparenza prevede ben altro, infatti l’accesso deve essere garantito anche a tutti i cittadini che vogliano consultare di persona le attività amministrative. Una domanda nasce spontanea a questo punto: Chi è l’impiegato che ha deciso di stabilire che i motori di ricerca del web non possano accedere agli atti pubblicati dopo che siano trascorsi appena 15 giorni dalla loro pubblicazione? Chi ha stabilito di inserire nel sito istituzionale qualche file con estensione .txt affinché, sia i cittadini che i Consiglieri Comunali che navigano nel sito, non possano accedere alle determine dirigenziali, ai contratti ed alle consulenze erogate trascorso questo breve periodo? Abbiamo assunto informazioni nel merito ed abbiamo scoperto che, chi dovrebbe provvedere alla corretta gestione del sito, sarebbe un impiegato che decide di fare il “bello ed il cattivo tempo” su questa tematica così importante e fondamentale per l’informazione pubblica e, inoltre, a quanto sembra potrebbe trattarsi di quello stesso dipendente che avrebbe già determinato il problema del mancato allacciamento del metano alle scuole materne che, alla ripresa delle lezioni dopo le festività natalizie, hanno subito un grave disservizio in relazione alla mancata erogazione del riscaldamento nelle aule. Sarebbe almeno il caso di approfondire questa mancata, e tanto sbandierata, trasparenza amministrativa? Ah, saperlo!!!   

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