(Red) – Uno strano ed inquietante connubio si è schierato apertamente a sostegno di Gigi Vicinanza candidato del PD stabiese, calato dall’alto del “potere politico” espressione della cordata di Elly Schlein che, lo propone con convinzione da qualche settimana alla coalizione dell’orticello di Csx in aperta alternativa alla candidatura del presidente del locale circolo Elefante che, a meno di uno spettacolare colpo di scena, non sembrerebbe intenzionato ad indietreggiare rispetto al percorso intrapreso con il sostegno dei pentastellati, di Sinistra Italiana, di Azione e di qualche civica trasformista. Un connubio tutto domestico, maturato probabilmente tra le mura di casa, tra uno “Chef chiacchierone” ed un giornalista locale, corrispondente della redazione napoletana di una importante testata giornalistica nazionale, e factotum a “tutto tondo” di una nota testata web del territorio. Il primo, notorio vagabondo e “turista fai da te” tra le forze politiche del Centrosinistra locale che, dopo aver cambiato tutte le casacche possibili dal PD a quelle più sinistrorse e sinistrate dello schieramento politico nazionale, riuscì agli albori del 2018 a “trasformarsi” persino in promotore di un movimento politico di “Moderati”, riuscendo ad aggregare ben 8 liste civiche, che lo portarono al ballottaggio con il Cdx che. nell’occasione, impartendogli una sonora sconfitta vinse le elezioni. Un personaggio molto particolare, al punto che al momento della verifica dei requisiti di eleggibilità emerse finanche di avere un contenzioso con l’Ente in virtù di due stipendi percepiti e non dovuti, a fine del suo mandato di superassessore della giunta Pannullo, indebitamente incassati e sin ad allora (Luglio 2018) non ancora restituiti alle casse comunali. Insomma, uno specialista del “Trasformismo” passato successivamente per Italia Viva per uscirne, a causa del suo incontenibile “ipercinetismo politico”, al fine di ritornare tra le braccia di Migliore, personaggio di primo piano del PD campano e attore protagonista con Ruotolo, Vitiello e Manzo, dello “scioglimento politico” dell’Amministrazione stabiese governata dai “nemici” del centrodestra; un notabile che appena due giorni prima del ballottaggio del 24 giugno 2018 incontrava un noto boss del clan D’Alessandro, in un esercizio commerciale stabiese cfr, con il quale avrebbe discusso di politica e della presunta proposta avanzata dal camorrista che, secondo il racconto reso successivamente in Procura dal candidato stesso, avrebbe manifestato la disponibilità a sostenerlo in campagna elettorale in cambio di un corrispettivo di natura economica.

Una coppia protagonista, intorno al 2007, del famoso passaggio di testimone all’assessorato delle Politiche Sociali nel minirimpasto della giunta Vozza (uscito Di Martino subentrò la Parmentola) rivelatosi un settore molto attenzionato all’epoca – dalla Commissione di Accesso inviata nel novembre del 2009 – in relazione agli atti riguardanti le irregolarità rilevate nell’iter per la concessione nella gestione della struttura alloggio denominata “Nottegiorno”, affidata alla Società Cooperativa “I Vecchi e il Mare”, rivelatosi un cambio alla guida di un assessorato maturato e realizzato tutto “in ambito familiare”. Un ambito dove l’etica professionale, e quella politica, sono state confuse con l’esigenza di trovare spazi accessibili, dove muoversi liberamente, nell’errata cognizione di rappresentare la “legalità” secondo un immaginario modello che li vedrebbe protagonisti nella lotta contro il malaffare. Ma è tutto oro quello che luccica? Questo noi non lo sappiamo, ma confidiamo nella ricerca della verità attraverso le indagini della P.G., ancora in corso, in relazione a quanto accaduto nell’ultimo trentennio nella città di Castellammare.       

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