Così Gaetano Cimmino, Vincenzo Ungaro, Michele Starace, Alessandro Zingone e Antonio Cimmino in merito alla non-risposta del sindaco
(Comunicato Stampa) – Un errore addurre a competenze che il sindaco non ha. Camorra? Abbiamo lanciato noi l’allarme nel silenzio inadeguato della sua amministrazione. Il sindaco vada avanti, scoperchi tutto, fuori i nomi
in Commissione Antimafia. C’è un pericolo? Siamo pronti a sostenerla. Su opere pubbliche investimenti vicini allo zero
“Parlare d’altro, sollevare polveroni, inasprire il clima del confronto politico, sono vecchi mezzucci usati in questo caso da chi non vuole rispondere al merito delle critiche sollevate nel documento che abbiamo fatto come opposizioni”. Così Gaetano Cimmino, Vincenzo Ungaro, Michele Starace, Alessandro Zingone e Antonio Cimmino in merito alla non-risposta del sindaco dopo la nota inviata nelle scorse ore.

“Erano in fondo critiche semplici che riassumiamo. – hanno continuato – Con le prossime nomine per l’Oiv, dopo le lettere di dimissioni di due su tre componenti, è vero o no che sarà costretto per la terza o quarta volta a cambiare la composizione dell’Organismo? È vero che lei li ha scelti ritenendoli talmente validi da giustificare il mancato rispetto dell’equilibrio di genere? Per la vicenda Sint e Terme è vero o no (nel comunicato com’era chiaro, nessuno ha provato a scaricare sulla sua amministrazione gli errori del passato), che da oltre 16 mesi tutti gli annunci fatti sono rimasti sulla carta? Dobbiamo ricordale i comunicati, i bandi andati a vuoti, il project financing, la delibera Sint che andava fatta entro il 30 settembre, il modo in cui lei si è presentato ai tavoli regionali?
E ancora: la mail al dirigente per bloccare l’assunzione del nuovo dirigente, adducendo competenze che il sindaco non ha, lei l’ha scritta o è un falso? Leggendo il testo della risposta che abbiamo ricevuto a una nostra richiesta, che accludiamo, sembrerebbe di si! E quindi ci è consentito dirle: questa procedura non è corretta ed ha commesso un errore! Sui temi delle legalità, della lotta alla camorra, davvero lei fa finta di non ricordare che abbiamo noi lanciato l’allarme, richiesto di discuterne nella conferenza dei capigruppo. L’abbiamo invitata a chiedere la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza, quando il silenzio della sua amministrazione appariva inadeguato a valutare i diversi fenomeni che si stavano manifestando in città: rapine, scippi, sparatorie, omicidi.
Allarme sulle opere pubbliche? Giusto, e abbiamo detto che siamo pronti a sostenerla. Di cosa stiamo parlando: dei chioschi delle attrezzature sull’arenile? Anche in questo caso siamo d’accordo. Dovrebbe anche spiegare, però, il perché da 16 mesi non decolla il bando per i chioschi dell’Acqua della Madonna: cosa e chi lo ha impedito? Una curiosità sorge sul perché il chioschetto di via Mazzini di proprietà comunale, nonostante il bando fatto, sembrerebbe non sarebbe stato ancora affidato.
Per i cantieri da ‘aprirsi’ stiamo ancora aspettando, come risulta dai verbali della commissione urbanistica di conoscere l’elenco. Abbiamo consultato il piano delle opere pubbliche e avuto modo  di constatare che la spesa per investimenti è vicina allo zero, che significa quasi nessun cantiere,  progetto, o gara fatta. Siamo certi per il bene della città che i progetti e le gare relativi al porto, ai fondi europei, al Grande Progetto Pompei, non ancora pronti, avranno un percorso più rapido.
Il silenzio sulla camorra, quindi, ci consenta con rispetto di dirle: lo restituiamo al mittente. Lei nel comunicato solleva dubbi, critiche sul passato, su persone che hanno le mani in pasta su tutto. Affermazione seria e da non prendere alla leggera, soprattutto se fatta da un sindaco e per giunta avvocato. Ci permettiamo di consigliarle, di andare avanti, di scoperchiare tutto. Lei è il sindaco, ha la possibilità di verificare, leggere, esaminare tutti gli atti e le procedure del passato. Lo faccia nell’interesse della città e della verità e per colpire i responsabili di eventuali errori e/o misfatti.
Ci permettiamo di suggerire: se risponde al vero quanto riportato dalla stampa circa una sua convocazione in Commissione Antimafia, di cogliere l’occasione di una sede così autorevole per raccontare tutto. Fuori i nomi.
Aspettiamo, se la sua è una denuncia seria, di leggerli all’indomani della sua audizione in Commissione Antimafia. Intanto le confermiamo su tutti problemi e le proposte concrete, (Terme, Fincantieri, commercio, periferie, al lotta contro la camorra e per la legalità) la disponibilità  a qualsiasi confronto, sostegno e lavoro nelle commissioni e in consiglio”.
29 ottobre 2017

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