Anomalie, accessi agli atti, dubbi, tantissimi sull’assegnazione di una posizione organizzativa. Per molti si tratta di un bando su misura in favore di un dipendente comunale. Infatti alla procedura pubblica ha partecipato un solo candidato, colui che si sarebbe dovuto aggiudicare precedentemente un’altra posizione, poi revocata in presenza di un ricorso che avrebbe fatto saltare la nomina a favore di un altro dipendente.
Ma per capire meglio come è andata, bisogna analizzare quello che è accaduto negli ultimi mesi a Palazzo Farnese. Tutto parte dalla decisione del Comune di dotarsi di figure che fanno da filtro tra gli uffici e i dirigenti. Si tratta di incarichi di posizione organizzativa, che ai dipendenti comunali beneficiari significa un aumento di 12mila euro all’anno di stipendio. Si arriva a una delibera di giunta che individua tutti i settori, ma dopo la selezione pubblica li affida tutti tranne uno: la posizione organizzative delle Politiche Sociali resta vacante. E’ qui la prima anomalia. Partecipano in tre: il dipendente che risulta avere un punteggio più alto a giugno sarebbe andato in pensione, quindi sarebbe subentrato il secondo in graduatoria (lo stesso che ha partecipato da solo alla posizione del Settore Servizi Demografici). Era quasi fatta, ma il terzo posizionato decide di fare accesso agli atti, motivando con un’erronea attribuzione dei punteggi. In pratica la commissione avrebbe assegnato più punti rispetto ai criteri del bando. Da qui un preannuncio di ricorso al giudice del lavoro. Qui arriva il colpo di scena: il Comune revoca la posizione organizzativa del Settore Politiche Sociali, evitando così la discussione di un eventuale ricorso, con il rischio concreto per l’amministrazione di soccombere.
Così si decide di rivoluzionare il tutto. La giunta approva una rimodulazione dei settori e a questo punto avviene la scelta politica che farà tanto discutere: revoca della posizione organizzativa delle Politiche Sociali e istituzione della posizione dei Servizi Demografici. Il tutto essendo consapevoli che il potenziale vincitore sarebbe stato colui che si sarebbe aggiudicato la posizione delle Politiche Sociali in caso di mancato ricorso del terzo in graduatoria.
Si pubblica il bando il 14 maggio 2019, c’è tempo fino al 22 maggio. Solo cinque giorni per partecipare alla selezione, esclusi i festivi di sabato e domenica. L’unico candidato protocolla la domanda il 16 maggio, a tempo di record. Il colloquio per l’unico partecipante, a questo punto formale, si terrà il 5 giugno 2019. Può già cantare vittoria.

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