Ruotolo&Casatielli, un buon “Salomone” torna quasi sempre utile e in qualsiasi occasione

(red) – Anno 2024 – Bari: Ruotolo (Pd), amareggiati per uso strumentale delle istituzioni. “A pochi mesi dal voto appare strumentale la decisione del Viminale di inviare la commissione di accesso al comune Bari per verificare un eventuale inquinamento mafioso”. Commenta così Sandro Ruotolo della segreteria del Partito Democratico la decisione del ministro Piantedosi riferita al sindaco di Bari Antonio Decaro, di inviare la commissione d’accesso nel comune del capoluogo pugliese. “Una vera e propria spada di Damocle su un’amministrazione che ha messo al primo posto la battaglia per la legalità. Siamo certi che la commissione d’accesso non potrà che concludere il suo lavoro senza aver trovato nulla di illecito. Siamo amareggiati per l’uso strumentale delle istituzioni, usate a fini di parte”.

Anno 2021 – Castellammare: Ruotolo, all’epoca LEU, chiede la Commissione d’Accesso. Appena qualche anno fa, parlando di Castellammare di Stabia, Ruotolo (all’epoca) di  Liberi e Uguali chiede la commissione d’accesso al Comune di Castellammare. Ad annunciarlo è il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) facendo riferimento ad una serie di notizie di estrema gravità emerse in varie inchieste, ultima delle quali lo scorso 23 marzo 2021, che ha portato all’arresto di 16 esponenti dei D’Alessandro, clan, come denuncia il Procuratore antimafia De Raho, giunto alla terza generazione. “Con i parlamentari De Petris, Errani, Mirabelli e Valente abbiamo depositato un’interrogazione indirizzata al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese dove chiediamo se non ritenga opportuno la nomina, da parte del prefetto, (ex articolo 143 del testo unico degli enti locali), di una commissione d’accesso agli atti del Comune di Castellammare di Stabia, al fine di accertare l’entità di eventuali condizionamenti malavitosi e ingerenze della criminalità organizzata”. Ruotolo evidenzia come “i clan operano non solo nelle tradizionali attività illecite legate al mercato della droga, del racket e dell’usura ma, come emerge dall’operazione ‘Domino bis’, si evidenzia un interesse della camorra nel sistema degli appalti pubblici e nell’inquinamento della politica, con il tentativo di condizionare l’esito in favore di imprese a loro legate”.

Una doppia versione dell’uomo che da sempre ambisce a ricoprire un ruolo istituzionale. Basta che sia un “Buon Posto”, che si tratti del Parlamento italiano (bocciato alle ultime politiche nel collegio di Torre del Greco) del Parlamento Europeo (ma una campagna elettorale costa troppo in un grande collegio) o di un posto nel Consiglio di Amministrazione di Mamma Rai (ben retribuito e poco dispendioso) cambia poco, l’importante per il “distributore dei patentini della legalità” è trovare una sistemazione certa e adeguata al suo lignaggio di “Censore” con i nemici e “Magnanimo” con i Kompagni. Queste le due versioni del Giano bifronte e della sua “machiavellica” politica praticata da anni, oggi pensionato Rai, ma sempre pronto a fare il “piacione” al servizio del potentato politico dominante in grado di soddisfare le proprie incommensurabili esigenze ed aspirazioni. Due fatti verosimiglianti, la questione del comune stabiese nel 2021 e quella barese del febbraio 2024, a confronto con due dichiarazioni letteralmente e sostanzialmente opposte. Abbiamo voluto mettere a confronto paro paro, anche se a Bari ci sono stati arresti e il commissariamento di una Partecipata comunale al contrario di Castellammare dove nulla è emerso dopo ben due anni e giudizi(Amministrativi e Civili) ancora in corso, i due casi proprio per mettere in condizione i nostri lettori, al fine di comprendere la coerenza umana e politica, di un addetto ai lavori pluritargato Csx che, nel prossimo mese incroceremo in città alla ricerca di consensi per il Partito Democratico. Meditate gente, e diffidate di questi personaggi abituati da sempre, e per mestiere, ad infilare il fango nel ventilatore. E chest’

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