CASTELLAMMARE DI STABIA – (Antonio Carrillo) Tonino Scala 44 anni, un passato da consigliere regionale e provinciale, scrittore, sceneggiatore,consigliere comunale e leader stabiese di Liberi e Uguali e segretario regionale di Sinistra Italiana.
Consigliere Scala, conosciamo la sua posizione sul Governo del duo Salvini-Di Maio. Può essere davvero il Governo del Cambiamento e perché?
Questo è sì il governo del cambiamento, perché ha cambiato il modo di ragionare degli Italiani, ed in peggio. Il vero cambiamento dovrebbe portare una progressione della società mentre viviamo una fase di profonda regressione non solo sul tema cruciale, l’immigrazione, dove si gioca con gli essere umani pur sapendo tutti, dati alla mano, che non vi è alcuna invasione. Questo governo non ha prodotto ancora nulla ma ha portato solo divisione; pensiamo alla vicenda dei vaccini, per non parlare del decreto dignità, dove l’elefante ha partorito un topolino, anche abbastanza malaticcio a dire il vero.
Questo governo produce solo roboanti annunci senza sostanza e se questo è il cambiamento, pur avendola io combattuta, ridatemi la prima Repubblica. Lì c’era gente che contrastavi, è vero, ma lo facevi per la loro idea dello Stato che, seppur profondamente diversa dalla tua, era certamente un’idea.
A questi , invece, le idee mancano e si rincorre la paura, si parla alla pancia del Paese. La storia si ripete sempre, e pagherei per vedere la faccia di Salvini nel momento in cui, e spero avvenga presto, dovesse diventare maggioranza nel Paese l’idea di integrazione e di accoglienza. Sono sicuro che adotterà un bambino ugandese.
Quale sarà il ruolo di Sinistra Italiana nel Paese e in Regione?
Stiamo provando a costruire LEU e già sono consapevole del fatto che il progetto è stretto rispetto a quello che avviene in Italia e nel mondo. Mi auguro che le forze progressiste di questo continente riescano a comprendere che è ora di mettere nel dimenticatoio le differenze e di lavorare, piuttosto, su quello che ci unisce. Anche perché, storicamente, quando ci sono state le grandi paure hanno sempre vinto le elezioni le destre e i nazionalisti con risultati che bisogna ricordare, ma non ripetere, mentre la sinistra ha avuto un senso quando è riuscita a costruire un sogno collettivo. Anche il PD ha commesso molteplici errori ed i suoi limiti veri sono venuti fuori quando ha cominciato ad aprire le porte a politiche nazionaliste con atti che non avevano nulla di sinistra; si pensi, per dirne alcune, al Jobs Act o
al decreto “Minniti”.
3) Che tipo di opposizione sarà la sua a Castellammare ed il rapporto (viste le polemiche a margine del
primo consiglio comunale) con le altre opposizioni?
Sarà, come ho già dichiarato in aula, un’opposizione costruttiva e sto cercando di dimostrarlo in questi
primissimi mesi di legislatura. I miei non saranno mai dei NO a prescindere, piuttosto proverò sempre ad entrare nel merito dei fatti ed a far valere le mie idee senza fare sconti a questa compagine digoverno cittadino. D’altronde questa è la mia città, dove vivono i miei figli, ma bisogna dire che fino ad oggi il “buon” sindaco non ha ancora capito che è stato eletto. Volendo utilizzare una metafora, “si è sposato senza capire con chi dorme” perché oltre agli spot e alle foto, dove viene benissimo tra le altre cose, non ho ancora capito la sua idea di città a partire dal primo bubbone che ha sulla scrivania, che riguarda la problematica Terme di Stabia.
Quanto al rapporto con le altre opposizioni è un rapporto che bisogna costruire sulle cose e sugli atti in quanto non abbiamo le stesse idee, se le avessimo avute ci saremmo candidati insieme e così non è stato. Già si delineano le connettività future però sulla scorta di quanto accaduta in aula durante il primo e unico consiglio comunale fin qui celebrato. Il Sindaco può stare tranquillo, sono opposizione e
tale resterò, non so gli altri.
Crede che il sospetto dei brogli elettorali abbia in qualche modo favorito l’elezione dell’attuale sindaco o ritiene che la gente abbia davvero preferito il suo programma di governo? Il sospetto dei brogli ha sicuramente contribuito all’elezione del Sindaco e sono certo di questo in quanto non si è avuta, da più fronti, la capacità di prendere le distanze da quei fatti. La magistratura farà chiaramente il suo corso ed ha sbagliato pesantemente chi ha minimizzato la faccenda, invece di prendere nettamente le distanze da qualcosa che comunque è successo. Chiederò che venga istituita una commissione d’inchiesta non solo su questo tema ma su tutto quanto accaduto in campagna elettorale. Al Sindaco, in realtà, ho già chiesto l’intervento della commissione d’accesso, maggiore è la chiarezza su questi temi e meglio è per tutti. Come recita un vecchio adagio “chi ha paura rischia di non addormentarsi mai con una bella donna”.
5) E’ di estrema attualità la discussione sul percorso da seguire per la riapertura delle Terme di Stabia.
Ci indica la sua ricetta per restituire alla città il suo bene più prezioso?

Anzitutto è doverosa la discussione in aula per dare un mandato chiaro alla proprietà, come peraltro prevede la legge. Mi spiego meglio. Cimmino, da buon Ponzio Pilato, si è adeguato a ciò che il commissario ha dichiarato con un atto deliberativo. Suppongo che il Sindaco non abbia ben letto l’atto in quanto ha partecipato, in fretta e in furia, all’assemblea, annunciando il Presidente ed il liquidatore,
ma senza avere chiaro che bisogna dare un indirizzo e un mandato ben delineati al liquidatore medesimo, e questo può farlo solo il consiglio comunale. Sto tentando da 30 giorni di ottenere un consiglio comunale su questo tema, al fine di affidare al liquidatore un mandato chiaro e preciso, e tuttavia non ho ricevuto riscontro alcuno da parte dell’amministrazione. Quello che invoco e’ un atto di indirizzo che, per legge, può essere prodotto solo dal consiglio comunale anche perché, a leggere i dati, il debito contratto non è enorme e non vi è alcuna necessità di liquidare la società. Sono contrario alla vendita di qualunque pezzo di patrimonio immobiliare e bisogna in tempi rapidi risolvere la vicenda della liquidazione. Non si può tenere bloccato il termalismo altri 2 o 3 anni. Il sindaco annuncia l’apertura delle terme per 2 ore? Bene, benissimo, ma questa è veramente la sua ricetta??? Se sì, è veramente poco, anzi pochissimo. Le Terme non devono essere aperte solo per permettere agli stabiesi di fare una passeggiata all’interno dello stabilimento aumentando solo, tra le altre cose, il rammarico per il nostro patrimonio non sfruttato. Il nostro patrimonio va sfruttato nel pieno delle sue possibilità. Nel 2019 è possibile riaprire ma bisogna, adesso, preparare gli atti propedeutici alla riapertura. Io e il Sindaco abbiamo la stessa idea e l’abbiamo espressa in campagna elettorale, con la differenza è che io le elezioni le ho perse, mentre lui ha vinto. Se vuole sono disposto a dirgli come fare a riaprire entro il 2019, ma non gli farei mai questo sgarbo istituzionale.
Della capacità del buon amministratore di coniugare il rilancio dell’occupazione con il turismo a Castellammare è stato uno dei temi di cui si è discusso di più in campagna elettorale. Come attuarlo?
Per parlare di occupazione a Castellammare bisogna obbligatoriamente coniugare l’aspetto turistico a
quello industriale legato, inevitabilmente, al destino di Fincantieri. Non bastano le pacche sulle spalle
del Sindaco a Bono (amministratore delegato di Fincantieri, ndr) che è dal 2010 che ha sempre la stessa posizione sul cantiere della nostra città. Castellammare non merita gli “scarti” di Fincantieri, con quelli non si vive, si sopravvive. Quanto al turismo la città, e lo dico con profonda gioia, è piena di turisti che arrivano qui non per meriti della politica ma, semplicemente, perché Castellammare è bella. E anche qui, purtroppo, non vedo un minimo di accenno a favorire un’industria legata a chi arriva in città. O si costruisce un sistema integrato serio oppure dopo un po’ chi viene sceglierà altri posti più attrezzati ed in grado di offrire più servizi. E questo parte, ovviamente, dal rilancio delle Antiche Terme che sono nel cuore della città.

Lei da sempre è attento al tema della legalità, vi è una maggiore sensibilità da parte della città e dell’amministrazione?
Sono molto preoccupato che si torni a ciò che faceva Bobbio, ossia agli spot senza sostanza. La legalità
è nei piccoli gesti quotidiani e non nelle foto e negli articoletti da sfoggiare. Ci sono zone della città completamente fuori controllo, lo è il centro, figurarsi le periferie. Castellammare è una città dove tutto
è illegale, tranne l’ora che adesso l’Europa vuole anche toglierci, e prendersela oggi con i pizzaioli e
domani con gli immigrati può servire ad uscire sulla stampa ma non a ridare un ruolo di regolatore del vivere civile alle istituzioni che è molto più complesso. Mi auguro che la solerzia utilizzata nella ricerca dell’omologazione dei bauletti per le pizze dietro ai motorini venga utilizzata anche in zone dove gli unici ad essere omologati al governo dei territori sono i ras della zona.

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