(Red) – L’ossigeno, in questo difficile momento, per la vita di ogni essere umano è di vitale importanza, ma oggi assume particolare rilievo la difficoltà nel reperire questo prezioso farmaco presso i normali distributori,  ossia le Farmacie convenzionate del territorio.

Prima di parlare delle motivazioni della carenza, occorre elencare quale sia la catena che determina la distribuzione del prezioso “prodotto farmaceutico” salvavita.

Innanzitutto l’Ossigeno Gassoso, dispensato dalle farmacie territoriali convenzionate, viene prodotto presso impianti per la produzione di Gas Medicinali che, tramite reazioni chimiche o modificazioni fisiche, separano azoto ed ossigeno, producendo questo preziosissimo gas con elevate caratteristiche di purezza.

Il prodotto finito, normalmente in fase liquida, viene trasportato con apposite autocisterne presso gli Ospedali,Case di Cura, presso le aziende di distribuzione che, successivamente, ricaricano le cosiddette “bombole di ossigeno” per la successiva distribuzione.

La prescrizione dell’Ossigeno medicinale per le urgenze, generalmente malati terminali, avviene per il tramite di qualsiasi Medico del S.S.N.

La Bombola di Ossigeno di norma reperibile presso le Farmacie convenzionate, si presenta in contenitori di 7, oppure 14 litri pari a 1200/3000 litri di gas, i quali sono erogati tramite un apposito riduttore presente sulla bombola che dosa la quantità di gas al minuto da erogare al paziente, secondo delle indicazioni  mediche.

L’Ossigeno Gassoso, al netto delle patologie croniche, delle urgenze estemporanee, ma sopratutto data la situazione attuale (Pandemia da Coronavirus), è diventato merce rara e preziosa.

Inizia a scarseggiare, ed a non essere distribuito in maniera capillare sul territorio,ma non volendo creare allarmismi inutili per il cittadino comune è bene precisare che gli Ospedali sono riforniti di questo prezioso farmaco salvavita. I motivi di questa carenza, potrebbero essere la detenzione presso le singole famiglie dei preziosi contenitori di ossigeno, che permanendo per tempi che superano oltremodo l’urgenza o la necessità del momento, non consentono la regolare produzione e distribuzione presso la rete delle farmacie del prezioso farmaco, oppure potrebbe essere la stessa carenza di contenitori che le aziende produttrici non riescono ad avere nella disponibilità. In entrambi i casi, l’ossigeno è vita, pertanto, chi si ritrovasse a possedere in casa bombole di ossigeno, è pregato di riconsegnarla alla Farmacia che potrebbe avergliela data in consegna, tanto al fine di non interrompere la filiera distributiva. Viceversa, alle aziende produttrici si chiede di fare uno sforzo maggiore, in questo momento cruciale, al fine di tutelare e preservare la vita dell’essere umano, l’appello è quello che si invitano queste aziende ad approvvigionarsi di nuovi contenitori per andare incontro al gran numero di richieste in questo periodo per poi, e solo poi, tirare le somme al termine di questa emergenza e chi ha sbagliato pagherà dazio. Adesso bisogna lottare tutti in sinergia, facendo fronte comune, affinché si possano tutelare e salvare le fasce più deboli esposte al letale pericolo che ormai ci ha completamente invaso.  

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