(di Frank Tracchia) Si smorza l’entusiasmo a piazza Unità d’Italia (ma non troppo) dove si è continuato per tutta la giornata a tenere fermo l’escavatore e saggiare il suolo con scalpello e cazzuola, sotto la direzione tecnica di una archeologa, in attesa dell’inizio dei lavori veri e propri che, di qui a qualche tempo, potrebbero vedere nascere in pieno centro cittadino un parcheggio sotterraneo. Parcheggio che, nella giornata di ieri, sarebbe stato messo in serio pericolo dal ritrovamento, durante i primi scavi, di due rialzi che altro non sarebbero che le basi di due cisterne per carburante, visto che nella piazza negli anni addietro c’era un distributore di carburanti. Una motivazione che, volendo svolgere la parte dell’avvocato del diavolo, non ci convince più di tanto: non ci convince perché non c’è alcuna nota ufficiale da parte della Soprintendenza ed anche perché i due rialzi alla fine dei lavori sono ritornati coperti da un telo. 

Per quale motivo tutta questa premura? Ah, saperlo!

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