(di Frank Tracchia) Un salto di qualità, da parte dell’ideatore della pagina Facebook con oltre 18.000 like, S.o.S. Stabia. Una pagina specializzata in brocchette – fin dall’inizio della propria esperienza durante l’amministrazione Cuomo – tanto da organizzarne un concorso e un “aperiterme”, un aperitivo con le acque termali nel periodo più triste per i lavoratori termali ma che portò tanti “like” a “mister brocchetta” realizzate “ad hoc” da un artista forestiero.




Accantonata l’idea di vendere le brocchette su una tragedia, quella di circa 100 lavoratori che oggi si trovano senza lavoro, fu l’ora delle “mappine stabiesi” e della “fabbrica dei tramonti”. Tutti curati dal gestore della pagina che, di comunicazione, sembra masticarne un bel po’. Ed ecco il salto. Quale? Subito! “Questa è pura campagna elettorale a discapito della nostra martoriata città! Questo è quello che volete fare per Castellammare? DISTRUGGERLA? Trasformare un diverbio verbale con 6 ragazzi in un attentato con bomba è veramente un tocco da maestri. Alcuni presenti ci hanno raccontato una versione completamente diversa. Condividete ed aiutateci a ricostruire la verità! Non è giusto che Castellammare ne paghi sempre il conto!”, questo ha scritto Nicola Pede, minimizzando l’accaduto e non tenendo conto che si stesse contrapponendo alle vittime del raid (LEGGI ARTICOLO) e alla versione data – alle forze dell’ordine e ai giornalisti  intervenuti sul posto – dal coordinatore locale di “Noi con Salvini”, Giovanni Tito che, con tutto il rispetto di “mister brocchetta invenduta” e la sua pagina da oltre 18.000 mila like, è pur sempre un maresciallo dell’Arma (se non sbagliamo un comandante di Stazione). A cosa punta Nicola Pede di S.o.S. Stabia? Dopo le brocchette, le mappine e i tramonti a uno scranno alla Camera con il M5S? Ah, saperlo!



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