cuomo11_cons-1024x682(di Carlo Carrillo) – In questi ultimi giorni accade di tutto in seno al P.D., potremmo definirla una vera e propria implosione di un progetto che, anche a livello nazionale, sta mostrando tutta la sua inadeguatezza e fragilità politica nell’esercizio di un ruolo che invece di essere centrale e di riferimento politico sta diventando, di fatto, l’arena nella quale si dipanano i regolamenti di conti tra bande rivali. In realtà, la premessa, risulta azzeccata all’analisi delle varie vicende che, nella ex città delle acque, progrediscono e si intensificano nel corso di poche ore. Uno dei protagonisti che, al momento agisce ed opera sottotraccia, muove le fila di queste vicende risulta essere, guarda caso, lo stesso ed identico personaggio che nel corso della vicenda del predecessore di Cuomo svolgeva il ruolo del “Richelieu” di turno, solo che allora questo ruolo lo svolgeva nell’ambito della coalizione di Cdx, mentre oggi lo esercita in quella di Csx(che porti jella?). La situazione, oggi come allora, ha imboccato la strada dello scioglimento dell’assise comunale solo grazie all’avida sete di potere del “Richelieu paesano” che, pescando nel torbido dei regolamenti comunali, ha determinato il rientro di tre consiglieri comunali, usciti per ragioni politiche-amministrative dal gruppo PD passando al gruppo misto, per screditare(rimuovere il capogruppo eletto appena pochi giorni fa)l’intero gruppo P.D.. Un fatto che, alla luce di quanto appare oggi agli occhi degli osservatori, sembra ricadere in capo alla responsabilità di un partito che, avendo istituito il principio della porta girevole, potrebbe anche scegliere di cambiare la propria denominazione in “Gruppo Misto tra Deux Fricture”. Il motivo? Semplice, il rientro dei tre aventiniani(dal gruppo misto a quello del PD) che, alleandosi con le due consigliere dissidenti, ha determinato, per somma algebrica, un ennesimo cambiamento della maggioranza interna al gruppo P.D. con l’elezione del terzo capogruppo nel corso di appena ventidue mesi. Tanto accadeva anche nel corso dell’amministrazione Vozza, un ritorno al passato? Sembra proprio di si, ma nel frattempo la grande assente in questa vicenda è sicuramente la politica che continua, imperterrita, a perdere fiducia e credibilità tra cittadini e lavoratori stabiesi!

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