(di Carlo Carrillo) – Appena ieri mi è capitato di leggere su di un profilo social una sorta di “commento”, eufemistica la definizione, di un tal personaggio che, nonostante risulti poco accreditato e credibile, attraverso lo scritto si lasciava andare tramite giudizi sommari, e superficiali, ad espressioni tipiche della formazione culturale e morale dello stesso personaggio che generalmente è solito interpretare. Un uomo che, utilizzando una pagina social, si è forse convinto di essere diventato un potente “Influencer”(influenzato) capace di smuovere le coscienze e determinare rivoluzioni culturali, pensando talvolta di riuscire addirittura ad abbattere e ricostruire un “Tempio” nel giro di tre giorni. Spesso ci siamo ritrovati, sempre lo stesso in possesso del dono dell’ubiquità, a voler essere presente su tutto il territorio stabiese con la presunzione di conoscere fatti e cose del territorio, tanto pur non vivendo Castellammare e risiedendo in penisola e, addirittura vivendo e lavorando in una terra del nord in cui si parlano ben tre diversi dialetti. Sicuramente, il pseudopost in questione, è stato scritto in italiano con il suo contenuto di offese ed improperi, ma spesso la forma che in Facebook diventa sostanza, illude in pratica chi digita i messaggi che stia per davvero comunicando qualcosa a qualcuno, ma spesso per non dire sempre non è quasi mai vero. Il più delle volte, il soggetto, sta solo facendo a se stesso il resoconto millimetrico dellapropria solitudine. In realtà, sta solo tentando di usare gli altri come pretesto e comunicando semplicemente allo specchio: “Io sono qui”. A voler ben ricordare, quanto accaduto in un recentissimo passato, affiorano nella mente “marchette consumate a iosa al fine di mantenere, con i politici in particolare, rapporti cordiali e privilegiati, per non parlare poi di “Aperitivi&Brocchette” che avrebbero dovuto dar luogo ad una interessante e lucrosa attività commerciale sotto il nome di un “Brand” molto ben propagandato. La nostra testata tenta di fare informazione, senza Padri né Padrini, e non ha certamente bisogna di mantenersi in vita attraverso la solita solfa del “Palo della cuccagna” che passa attraverso le ormai stantie Marchette&Brocchette. O no?

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