(di Giovanni Storti) – È una situazione di attesa, per certi versi interlocutoria, quella scaturita dall’ultima udienza del procedimento giudiziario in corso al Tribunale di Torre Annunziata che vede gli ex lavoratori ricorrere contro il licenziamento. Ieri 31 gennaio la curatela fallimentare ha presentato al giudice una serie di documenti tesi a dimostrare il presunto conflitto d’interesse per un componente del comitato dei creditori, anch’egli ex lavoratore licenziato della municipalizzata fallita del Comune di Castellammare. Si tratta di un dossier riguardante atti post-fallimento che il giudice si è riservato di valutare e su cui dovrebbe esprimersi nelle prossime settimane.

La prossima udienza del processo si terrà il 21 marzo prossimo,

dopo quindi le elezioni politiche. Il procedimento si avvia, probabilmente, alle battute finali. Bisogna ricordare che l’obiettivo degli ex lavoratori è quello di dimostrare che c’è stato un trasferimento d’azienda tra Terme di Stabia e l’altra partecipata immobiliare Sint che ha comportato l’acquisizione del complesso delle Nuove Terme di Stabia del Solaro. Secondo i ricorrenti Sint avrebbe dovuto acquisire anche la forza lavoro insieme al complesso termale, invece nei fatti i dipendenti sono stati licenziati.

Nei giorni scorsi gli ex termali hanno anche inoltrato un’altra richiesta di accesso agli atti proprio al comitato dei creditori per visionare tutti gli atti e i documenti prodotti dalla curatela a partire dalla data del fallimento, nel 2015, fino ad oggi. Atti che riguardano lo stato delle casse di Terme, le diverse azioni di responsabilità, eventuali polizze assicurative, l’elenco dei soggetti in prededuzione.

Gli ex lavoratori della partecipata stabiese si stanno muovendo anche per comprendere fino in fondo cosa sta accadendo per quanto riguarda il procedimento di privatizzazione dei complessi termali messo in moto dall’amministrazione comunale di Castellammare. Gli ex termali hanno chiesto di poter incontrare i rappresentanti di Riformed, la società napoletana incaricata di redigere il piano industriale ed individuare soggetti privati interessati ad investire nelle Terme di Stabia. Tra i punti critici ci sarebbe l’attività comparativa che Riformed dovrebbe effettuare, ovvero una sorta di ascolto e di incontro, anche in maniera ufficiosa, di soggetti che sarebbero interessati a partecipare al futuro bando di privatizzazione.

Castellammare 01 febbraio 2018






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