(Red) – . L’amministrazione comunale stabiese targata Pannullo, nel mese di novembre 2017 e con scadenza 15 dicembre, varò un avviso pubblico per l’assunzione nominativa a tempo pieno ed indeterminato di n°1 categoria protetta B1, riservato ai disabili psichici, iscritti negli elenchi di cui all’art. 8 della legge 68/99. Orbene, una volta scaduto il termine di presentazione delle istanze, circa 18 le domande pervenute all’ufficio preposto, uscì una comunicazione a cura dell’amministrazione comunale che diramava un elenco di partecipanti dal quale emergeva, attraverso la valutazione della commissione preposta, la idoneità ed il possesso dei necessari requisiti degli stessi candidati che avevano prodotto istanza nei termini previsti. Nel prosieguo però, accadde ch, in questo preciso ed obbligatorio passaggio, si verificarono le cosiddette “tarantelle” in relazione alla posizione di alcuni candidati che erano risultati non ammessi, e quindi esclusi, per carenza di alcuni dei requisiti fondamentali richiesti espressamente dall’avviso emanato dal comune stabiese. In particolare, questa situazione si verificò sui mancati requisiti contestati in particolare ad un candidato, in quanto, a quel che ci è dato sapere, era stato rilevata l’assenza della “Certificazione relativa alla invalidità psichica accertata dalla competente commissione”. Pertanto, carente proprio del titolo necessario che ne attestasse la invalidità e la relativa iscrizione nell’elenco provinciale delle categorie protette di cui alla legge 68/99. Invero, una esclusione per giusta causa si potrebbe pacificamente affermare. Invece no, ecco che in ballo cominciano ad entrare personaggi più o meno noti in città, e nel comune stabiese, che fanno pressioni affinché questo sfortunato disabile(senza la necessaria documentazione sanitaria)venga riammesso in elenco al fine di poter sostenere, così come gli altri, il previsto colloquio come da avviso pubblico. Dopo alcuni giorni di “tarantelle”, seguite da fatti più o meno gravi e dopo la caduta di Tonino Il Breve del febbraio 2018, e precisamente in data 8 febbraio, in un comunicato dell’ufficio preposto si legge della riammissione del candidato escluso, e poi riaccettato, solo in forza di una semplice autocertificazione. Molto strano tutto ciò, addirittura inquietante poi se si pensa che non è possibile, in alcun caso, integrare la documentazione richiesta in un pubblico concorso, né tantomeno con autocertificazione, a meno che negli stessi uffici comunali non presti servizio un parente stretto in via diretta con il candidato. Ma le sorprese non finiscono proprio mai. Infatti un candidato, Carlo Lupo, si attivò presentando una denuncia dettagliata alla locale stazione dei Carabinieri, al punto di rimanere nella caserma degli uomini in divisa, per ben quattro ore. Nel mese di luglio scorso fu notificata al denunciante una comunicazione del P.M. che informava della intenzione, dello stesso mittente, di procedere alla proposta di archiviazione del procedimento per mancata sussistenza di estremi di reato a carico di chi aveva operato nell’espletamento dell’attività amministrativa legata al bando. Davanti a questa decisione, ritenuta un ingiustizia dal denunciante, lo stesso presenta ricorso avverso la proposta di archiviazione in data 05 luglio 2018, impugnando il provvedimento con motivazioni realistiche e tangibili. Ieri l’udienza davanti al Gip del tribunale di Taz, dott. Anzalone, che alla fine della stessa ha deciso che, in merito a questa vicenda, si rappresenta l’esigenza di sentire tutti i protagonisti riformulando il capo di imputazione, in quanto Lupo non avrebbe proposto denuncia contro ignoti ma che, nella sua dettagliata segnalazione, avrebbe fatto nomi e cognomi conditi da fatti e circostanze ben precisi. Insomma, è stata un udienza favorevole al denunciante che, nella sua ostinazione, ha visto premiato il suo impegno mentre la dirigente, Sabrina Minucci, ha visto il suo nome iscritto nel registro degli  indagati. Come andrà a finire questa vicenda? Lo sapremo solo seguendo l’udienza prevista per il 13 Marzo 2019. Noi ci saremo per tenere informati i nostri affezionati lettori sul prosieguo di un procedimento che, da oggi, assume una connotazione molto, molto seria.

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