(Red) –   Dal 14 giugno 2013 al 5 febbraio 2018, ossia dall’amministrazione Cuomo a quella di Pannullo, sono state effettuate solo una quindicina di operazioni di contrasto alla rinomata e famosa fiera del falso che, in particolare, riesce ad incrementarsi nel periodo che va da primavera inoltrata fino ad autunno inoltrato. Solitamente, la fiera del pezzotto, si svolge da via Bonito fino a Montil inoltrato, spesso ripiegando nella zona a margine di Piazza Orologio. Un problema che, essendo figlio del “buonismo” sinistrorso, ha iniziato a manifestarsi intorno ai primi anni del terzo millennio e che, per gli effetti di una sciagurata e sciatta politica permissivista di centrosinistra, salvo poi verificare che alla fine è finita per risultare incoraggiante per gli immigrati la continua violazione della legalità, con il relativo intralcio alla classica passeggiata degli stabiesi oltre che apportare un grave danno economico per il settore commerciale cittadino, con bancarelle improvvisate e la vendita di articoli pezzottati. L’amministrazione Cimmino, al contrario, in appena due anni è riuscita ad organizzare con la Municipale coordinata dal comandante Mercurio interventi efficaci ed anche molto prolifici, considerata la mole di merce contraffatta sequestrata, per un numero che si aggira intorno ad una ventina di interventi, e tanto attraverso un grande sforzo in considerazione della penuria in organico che sembra attestata sulle quaranta unità mancanti rispetto a quanto previsto dalla pianta organica del corpo. E tanto non è certamente poco, preso atto che le operazioni risultano quasi raddoppiate rispetto alla metà degli anni di governo della città della giunta Cimmino, a fronte di quelli delle passate amministrazioni. Ma, nonostante questo insistente impegno, ancora non si riesce a debellare questo fenomeno che appare ormai radicato sul nostro territorio anche in virtù di alcune coperture locali di cui, sembrerebbero godere gli immigrati, e nonostante il diligente impegno della Polizia Locale non si riesce a venirne a capo in maniera definitiva. Questo è un tema molto difficile, delicato ed importante che attiene l’organizzazione di una pianificazione di interventi con, cosa molto difficile di questi tempi, l’ausilio di molti uomini e, nonostante l’intensificazione dei controlli sul territorio dall’arrivo del nuovo dirigente di P.S., tanto non riesce molto agevole anche in virtù dei molteplici servizi di istituto da svolgere e la particolare estensione della città su circa 17 chilometri quadrati di territorio. Adesso servirebbe anche la collaborazione dei cittadini che, scegliendo di non fare acquisti su queste bancarelle, potrebbero dare una mano al fine di poter finalmente debellare questo fastidioso e dannoso fenomeno. Ad ognuno la sua parte, adesso tocca a noi cittadini!

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