La dialisi peritoneale è una terapia renale sostitutiva impiegata per il trattamento dell’insufficienza renale cronica, che si fonda sullo sfruttamento delle caratteristiche di filtro della membrana che avvolge la cavità addominale dell’uomo, il peritoneo. Questo trattamento è svolto dal paziente a casa invece che presso il centro dialisi, e può essere eseguito anche di notte, mentre il paziente dorme. Ciò consente di integrare la terapia dialitica con le proprie necessità ed abitudini quotidiane, determinando una qualità della vita notevolmente migliore.

La Uoc di  Nefrologia e Dialisi dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, grazie alla dedizione e professionalità del personale medico /infermieristico, è una realtà ospedaliera tra le più importanti e rappresentative di Dialisi Peritoneale sia in termini assistenziali che organizzativi

Ad ulteriore conferma da pochi giorni, per la prima volta in Regione Campania, presso  la Uoc è diventata operativa una piattaforma web che consente di applicare la telemedicina alla dialisi peritoneale domiciliare con enormi vantaggi sia per il medico sia per il paziente. 

Con innovativi sistemi telematici come Homechoice Claria (Baxter) e Home Bridge   (Fresenius), il personale medico infermieristico del reparto di nefrologia e dialisi  può controllare, in qualsiasi  momento della giornata, il trattamento dialitico peritoneale automatizzato effettuato a domicilio dal paziente 

Inoltre il sistema Doctor Plus Vree (Fresenius) consente il telemonitoraggio dei parametri vitali di base del paziente dializzato a domicilio  come peso corporeo, pressione, saturazione e glicemia.  

Questi dispositivi domiciliari/ospedalieri, quindi, consentono al nefrologo: di accedere alle informazioni sui trattamenti dialitici eseguiti a casa dal paziente direttamente dal pc del centro dialisi, da un tablet o smartphone; di individuare in modo più tempestivo eventuali  anomalie cliniche che possono verificarsi durante la giornata (variazioni della glicemia, della pressione arteriosa, del peso corporeo, ecc.). 

Appare evidente che essendo possibile  monitorare l’evoluzione della terapia dialitica  in qualsiasi momento della giornata  e lo stato di salute del paziente quest’ultimo  diventa sempre più fiducioso e sicuro  nell’eseguire il trattamento peritoneale al proprio domicilio  preferendolo alla terapia emodialitica ospedaliera che viene  praticata tre volte a settimana  

In passato la registrazione dei dati inerenti la dialisi peritoneale automatizzata  domiciliare  prevedeva unicamente l’utilizzo di una card non connessa alla rete, che poteva essere analizzata dal clinico durante la visita periodica del paziente presso il centro dialisi (ad esempio, ogni 30-40 giorni). Attualmente, grazie a tali innovazioni tecnologiche ed organizzative il controllo è giornaliero ed il  paziente non dovrà più portare il dispositivo dialitico  al centro dialisi ogni volta che è necessaria una variazione del trattamento domiciliare. 

La costante e tempestiva acquisizione di dati clinici e tecnici ha innalzato  ulteriormente gli  standard di cura al paziente che afferisce al reparto di nefrologia e dialisi dell’ospedale Stabiese. Questo monitoraggio medico/infermieristico quotidiano consente di: verificare rapidamente quali necessitino di attenzione e quali stiano dializzando adeguatamente; impostare avvisi personalizzati per la notifica automatica di situazioni specifiche o di eventi che si verificano nel corso del trattamento; modificare il programma del dispositivo dei singoli pazienti da remoto variando e reimpostando il trattamento dialitico domiciliare; controllare la pressione arteriosa, i valori della glicemia, il peso  corporeo; ricordare l’assunzione di farmaci ed il calendario di esami e visite.   

Infine recenti studi scientifici hanno dimostrato che tali sistemi di telemedicina con una gestione da remoto ed una comunicazione, attiva e bidirezionale con il paziente  determinano: benefici per il paziente con miglioramenti clinici, riduzione delle visite ospedaliere ed accessi in pronto soccorso (deospedalizzazione), riduzione dei costi; una qualità di vita percepita più elevata (il paziente che si sposta  per lavoro o svago, tale assistenza dialitica potrà essere garantita anche nella propria destinazione di viaggio); benefici per i centri dialisi con monitoraggio dell’ evoluzione del trattamento; riscontro tempestivo di eventuali problematiche con conseguente miglioramento dell’aderenza  del paziente alla terapia, migliore identificazione e gestione dei pazienti più critici, efficientamento delle procedure, risparmio risorse sanitarie approccio alle cure maggiormente proattivo da parte del nefrologo e maggiore confidenza con il paziente. 

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