Ballo1Nella rassegna stampa odierna si è avuto modo di leggere alcune notizie stampa (sia su quotidiani nazionali/locali che su siti web di informazione) circa l’impossibilità da parte di traghetti e navi di salpare dal porto di Castellammare di Stabia per quotidiani ritardi dovuti ad incagli puntuali al fondale marino a causa della …grande quantità di rifiuti e melma depositati…
Si legge anche di diuturne manovre di disincaglio da questi fondali “pericolosi” che provocherebbero ritardi nelle partenze nelle unità di linea con conseguenti continue proteste di turisti e pendolari.
In merito, rendendosi il sottoscritto CF Guglielmo Cassone, comandante del porto di Castellammare di Stabia disponibile sin da adesso ad un incontro con la stampa per discutere della questione, nella sua veste di unico responsabile della sicurezza delle operazioni portuali nel sorgitore stabiese, smentisce con fermezza tali notizie.
Il sottoscritto, a seguito di tali informazioni, nonostante già convinto della inconsistenza delle stesse, ha provveduto personalmente a contattare ogni singolo comandate delle unità di linea che scalano il porto stabiese, chiedendo conto di eventuali difficoltà. Tutti i comandanti interpellati hanno categoricamente escluso (suffragandole con i documenti di bordo) problematiche di incaglio in fase di disormeggio in occasione delle partenze mattutine (addirittura tre unità non ancorano nemmeno andando ormeggiate affiancate in banchina), confermando di considerare, unitamente alle società armatrici di riferimento, il porto di Castellammare quale tra i più sicuri del Golfo di Napoli. Né sono state ricevute lamentele circa non meglio quantificati ritardi da parte di turisti e pendolari sia al personale di bordo delle unità sia in Capitaneria.
In aggiunta, il mese scorso, lo scrivente ha organizzato un’ispezione subacquea dei fondali del porto a cura di subacquei autorizzati. Dalle immagini effettuate (consultabili su supporto informatico presente in Capitaneria), si evince che, pur non essendo i fondali del porto stabiese assimilabili a quelli del vicino “Banco di Santa Croce” (zona protetta di notevole pregio naturalistico), non sono state rilevate problematiche così gravi da giustificare un allarme del genere.
Operazioni di pulizia fondali, come quella di recente organizzata da questa Capitaneria nel porto di Sorrento, potranno essere utili per migliorare ancora le condizioni ambientali e di sicurezza del porto, In tal senso è fermo impegno dello scrivente organizzare anche a Castellammare attività del genere.
Nel concordare pienamente su un auspicato maggior interesse dell’Autorità Portuale per il porto di Castellammare, spiace però constatare che notizie del genere corrono il rischio di vanificare gli sforzi sin qui fatti per ridare al porto stabiese la sua posizione di centralità (non solo geografica) nel Golfo di Napoli.
Castellammare di Stabia, 17 maggio 2017
                                                                                                      IL COMANDANTE
C.F. (CP) Guglielmo CASSONE

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