(Red) – Castellammare di Stabia è un comune sciolto per presunte infiltrazioni camorristiche in data 25 febbraio 2022 da un provvedimento del Consiglio dei Ministri su proposta dell’allora Ministro dell’Interno Lamorgese. Alla luce di quanto emerso nel corso di questi ultimi 20 mesi, ossia dalla data dello scioglimento con la relativa nomina della Commissione Straordinaria a tutt’oggi, la misura adottata si è rivelata essere sproporzionata, “punitiva” oseremmo sottolineare, ed in antitesi con le motivazioni addotte nel provvedimento adottato in quanto nessun atto amministrativo, elaborato dal C.C. e dalla Giunta Cimmino, è risultato viziato e/o mirato ad agevolare l’infiltrazione di alcuna ditta vicina ad una o più consorterie criminali presenti sul territorio. Inoltre, la premialità riconosciuta ai Dirigenti, erogata con delibera Commissariale nel novembre 2022, ha testimoniato nei fatti che nessuna anomalia era stata rilevata nelle attività afferenti il periodo in cui governava l’amministrazione Cimmino. “Questi soldi sono stati presi e dovevano essere presi. E non è un paradosso”, sottolineò a gennaio scorso il Prefetto Raffaele Cannizzaro evidenziando che “i risultati si possono conseguire anche in maniera non necessariamente perfetta o come noi abbiamo ritenuto essere perfetta”. La segretaria Lattene affermò di ritenere “giusto” l’iter seguito. “Non ho nulla da incolparmi”, e ricordando poi, a fine intervista rilasciata alla intraprendente giornalista di Fuori dal Coro, che “in altri Comuni ci sono valutazioni spinte al massimo, c’è una tendenza in questa direzione”. A corollario di tutto ciò bisogna sottolineare che, a differenza del Comune di Torre Annunziata a conduzione PD (maggioranza di espressione casilliana) dove fu arrestato un Vicesindaco, un potente dirigente e ripartiti avvisi di garanzia sfusi ed a pacchetti, a Castellammare nessuna attività giudiziaria risulta essere stata intrapresa a carico di nessuno, e ribadiamo NESSUNO, degli ex-amministratori per i quali è stato avviato solo un procedimento civile, tra l’altro ancora in itinere, mirante a conseguirne la semplice incandidabilità. Un atto dovuto, era il massimo sindacale che poteva pretendere il Prefetto di Napoli considerato che, per l’individuazione dei colpevoli a cui addebitare lo scioglimento, la Presidente Lo Piano ha citato in giudizio tutti coloro che erano stati nominati nella relazione di PG redatta dalla Commissione di Accesso, nominata dal prefetto di Napoli a giugno del 2021. Oggi registriamo che la Lattene, segretaria comunale scelta dal vituperato ex Sindaco Cimmino, dopo aver resistito alla burrasca abbattutasi sul Comune stabiese ha trovato casa nel Comune di Piano di Sorrento, visto che è risultata la prima nella graduatoria redatta a conclusione dell’avviso pubblico n. 72, del 22/09/2023 con scadenza 02/10/2023, pubblicato dal comune governato dal Sindaco Salvatore Cappiello, esponente di spicco del gruppo Fortini ed organico all’area Deluchiana. Pertanto, in considerazione del  Decreto Sindacale N°15 del 24 ottobre 2023, la dottoressa Loredana Lattene diventerà la nuova segretaria del Comune di Piano non appena saranno espletati gli adempimenti di rito. Questa “fuga” del massimo Dirigente (dopo quella di Vico Sant’Anna per sottrarsi alle insidiose domande della giornalista di Fuori dal Coro) a capo della macchina comunale stabiese, che si aggiunge al pensionamento di un altro potente Dirigente comunale all’Urbanistica, ing. Mario Oscurato, che il 31 di ottobre presterà servizio per l’ultimo giorno e andare in quiescenza a far data dal 1° novembre 2023, determinerà una pesante “vacatio” nella gestione tecnico-amministrativa dell’Ente comunale, una vacanza che crea non pochi problemi alla Commissione straordinaria che, secondo la normativa vigente, dovrà provvedere quanto prima a pubblicare due avvisi pubblici per la nomina dei sostituti, a meno che non vogliano ricorrere all’interim per affrontare temporaneamente l’emergenza che, almeno per quanto riguarda il Segretario Comunale, si è abbattuta inaspettata quanto improvvisa sul già tanto martoriato comune stabiese.

Non vorremmo che, utilizzando l’interim per sopperire a questa carenza, si scelga di “Premiare” l’attuale Dirigente del settore servizi cimiteriali che, dapprima depotenziato in virtù di una scarsa propensione alle attività di direzione degli uffici di competenza, delle funzioni di consulenza – studio e ricerca per concludere infine con le funzioni ispettive, potrebbe in questa difficile emergenza ritornare in auge con grave nocumento per la città, e con il serio rischio di poter veder sfumare i finanziamenti ottenuti in forza di un precipuo sforzo dell’amministrazione disciolta vittima di uno scioglimento rivelatosi nel tempo solo ed esclusivamente di natura politica. E chest’è!           

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