(Red) Ancora pochi giorni e i giochi saranno fatti. Fervono i preparativi e si intensificano gli incontri nei partiti stabiesi per esprimere, ognuno per la propria parte, una candidatura tra i 24 consiglieri eleggibili nel Consiglio Metropolitano di Napoli che, come è noto, si articolerà secondo quanto previsto dalla L.56 del 7 aprile del 2014.

Il termine per la presentazione delle liste dei partiti, che parteciperanno al voto previsto per il 12 marzo p.v., è fissato per le ore 12.00 del giorno 21 febbraio. Questa è la ragione per la quale è in corso una incontenibile fibrillazione nei partiti, ed in particolare di quelli stabiesi, anche perché in questa competizione elettorale voteranno solo i consiglieri comunali della provincia di Napoli attraverso il cosiddetto “voto ponderato”. Questo significa che il voto del consigliere comunale di Napoli avrà un valore diverso rispetto al voto di un consigliere stabiese in quanto, la valenza del voto, sarà il nuovo indice di ponderazione a stabilire il valore numerico effettivo del voto. Per spiegare in maniera più semplice il meccanismo basta immaginare che, secondo questo indice provvisorio del 2016, che andrà aggiornato al 2021, il voto di un consigliere napoletano potrebbe valere circa 850 punti mentre quello di un medesimo consigliere stabiese ne potrebbe valere 75 di punti; tanto in relazione al rapporto che intercorre tra il numero dei consiglieri comunali eletti nell’assise napoletana con il numero degli elettori aventi diritto al voto nella stessa città, stesso ragionamento vale per quello del consigliere stabiese e di tutti gli altri comuni della provincia di Napoli, al cui voto sarà assegnato un punteggio relativo al risultato del rapporto che verrà fuori dal nuovo redigendo indice di ponderazione.

Al netto del dato tecnico-elettorale, emergono comunque una serie di voci in relazione alle ambizioni di alcuni consiglieri comunali stabiesi, sia nell’alveo della maggioranza che in quello delle opposizioni. Ambizioni di cui non fa certamente mistero il vivace “Vivino” Di Martino che, potendo contare sul potenziale elettorato provinciale del suo ultimo partito, ci sta provando per ottenere il passe-partout al fine di  entrare non solo in lista, ma di ricevere anche le opportune garanzie per poter, finalmente, sedere in un contesto dove potrebbe in conclusione soddisfare le sue legittime aspirazioni di governo e, allo stesso tempo, creare le condizioni per poter rivendicare il diritto alla candidatura a sindaco stabiese rispetto al tenace Pannullo che appare, in questo momento storico, leggermente in vantaggio rispetto all’ex di Sinistra e Libertà.

Mentre nel P.D. sembrerebbe favorito Iovino, e come potrebbe non esserlo visto che è l’unico consigliere comunale piddino stabiese, che aspira da tempo a sedere sul seggio di Santa Maria La Nova nella consolidata convinzione che, la sua componente di appartenenza, possa optare per la sua designazione.

Nella maggioranza di Cdx appare favorito il riferimento stabiese del capogruppo regionale del partito del Cavaliere, un consigliere che non ha mai fatto mistero di questa sua aspirazione, ma nulla esclude che l’ultima parola in proposito la possa voler pronunciare il gruppo di Cimmino Sindaco che in forza del numero di consiglieri su cui può contare, e del sacrificio politico sostenuto nel corso della verifica di giunta del 2021, potrebbe rivendicare, in questi ultimi giorni, il diritto alla designazione del candidato “metropolitano”. Una situazione molto fluida che si gioca sullo scacchiere stabiese, con il Sindaco Cimmino impegnato nel tentativo di continuare a mantenere inalterati i solidi equilibri della coalizione di maggioranza.

Ancora pochissimi giorni e tutto sarà finalmente chiaro!   

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