cimmino (1)BUON NATALE CASTELLAMMARE!
LE ‘PALLE’ DEL SINDACO DEL ‘NON FARE’ NICOLA CUOMO

“Cronistoria del fallimento politico del sindaco PD e la sua ‘implosa’ maggioranza di centro sinistra dopo appena 20 mesi di governo”

Il gruppo consiliare di “Forza Italia” rappresentato dal capogruppo, Gaetano Cimmino e dai consiglieri comunali, Antonio Pentangelo e Vincenzo Ungaro, dopo 20 mesi di amministrazione del sindaco stabiese del “NON FARE” Nicola Cuomo, “massima” espressione del PD, che lo videro prevalere sul suo attuale assessore, Nicola Corrado, alle primarie del centro sinistra, a pochissime ore dalla prova decisiva in aula, per l’approvazione del Bilancio che, per antonomasia, rappresenta politicamente il momento più importante per la vita di un’amministrazione. Castellammare e il consiglio comunale stabiese, arrivano a questo appuntamento politico, il 22 e il 27 dicembre, attraverso una serie di scelte assolutamente non condivisibili ma soprattutto sbagliate e, in molti casi illegittime – come il caso della proroga dei dirigienti comunali durante la fase di dissesto – assunte da un sindaco e dalla sua maggioranza che, è bene chiarilo subito, hanno solo pensato a privilegiare le loro posizioni personali nonché le loro “autorevoli” poltrone a discapito della stabiesità, degli stabiesi e del tanto sbandierato bene comune. Un programma ed un progetto politico propagandato nel corso della campagna elettorale dal sindaco stabiese, è risultato stravolto, addirittura ribaltato nella sua realizzazione, anche secondo le versioni di consiglieri dissidenti o che hanno abbandonato, quasi da subito, il patto sottoscritto con gli elettori. La cronistoria di un fallimento politico ampiamento annunciato dalle forze di opposizione, in contrapposizione, alle scelte scellerate e impopolari dell’amministrazione.
Ci risulta incomprensibile l’atteggiamento politico di un sindaco stabiese che, privo di maggioranza numerica e politica da oltre tre mesi, autoreferenziato, sostenendo di aver lavorato bene e nell’interesse della città, abbia oggi paura di sottoporsi, come è giusto che sia in questa fase politica, al giudizio popolare, lasciandosi ricattare da un gruppo di potere, interno alla sua oramai “implosa” maggioranza.
Sin dall’esordio della sua amministrazione, con la dichiarazione di dissesto dell’ente, portando al massimo le aliquote dei tributi e balzelli che, per almeno 5 anni, rappresenteranno la “dote” per la cittadinanza tartassata, di questa amministrazione irresponsabile nonché incapace di assumersi responsabilità politiche e di gestione amministrativa. Non ultimo il fallimento delle partecipate, con cui il sindaco ha preso le distanze dalle problematiche del lavoro ed in particolare di Terme di Stabia, dichiarando addirittura in solitario, in contrapposizione con quanto da lui stesso dichiarato in campagna elettorale: “Mio nonno le ha costruite, io non le farò fallire”.
In questi 20 mesi di governo Cuomo, le vertenze Avis, Stabia Porto, Fincatieri sono state discusse in consiglio comunale solo su richiesta dei consiglieri di minoranza, non avendo avuto né il sindaco e né la sua maggioranza di “alzamani”, la sensibilità e la responsabilità politica di far giungere a soluzione tali e rilevanti problematiche. Eppure, in campagna elettorale, il sindaco stabiese, i suoi sostenitori e gli aspiranti consiglieri comunali, sbandieravano soluzioni ad ogni problematica sociale. Che fine ha fatto la prima delibera che avrebbe dovuto approvare l’amministrazione Cuomo all’indomani dell’insediamento sulla questione dell’ospedale San Leonardo?
Un sindaco che ha completamente svuotato, nella legittimità della funzione politica, il ruolo dei consiglieri comunali non avendo mai promosso alcun tipo di iniziativa, né in consiglio comunale, né nelle commissioni consiliari e neanche nelle conferenze di capigruppo, per discutere e confrontarsi su eventuali iniziative politiche e programmatiche tese ad agevolare lo sviluppo della città (centro antico, periferie, waterfront, sviluppo zona asi, piano casa, questione varano, turismo crocieristico, destinazione palazzo reale, vivibilità e viabilità, etc).
La “ciliegina” sulla torta, di un’incapace ed inconcludente amministrazione di centro sinistra e di un sindaco ormai solo che in solitario si avvia verso una bruciante sfiducia, è data dall’annullamento, da parte del Tar, della delibera che prevede l’esternalizzazione dei tributi comunali. A pagare, come al solito, saranno i cittadini stabiesi. L’unica ancora di salvezza, per questo sindaco (sfiduciato nei fatti già tre mesi fa, potrebbe essere rappresentata solo da un atteggiamento di qualche consigliere comunale “voltagabbana” che potrebbe, con il suo voto favorevole sul bilancio, salvarlo dalla “debacle” solo per tutelare esclusivi interessi di carattere personalistico che nulla hanno a che vedere con la dialettica politica e gli interessi esclusivi dei cittadini stabiesi.
Ricordiamo ancora oggi il primo manifesto dell’era Cuomo. “Buongiorno Castellammare! Adesso si può fare”. Un “disgraziato” slogan che, nei fatti, si è dimostrato una vera “iattura” per la nostra ormai irriconoscibile città. Il nostro appello, diversamente da quanto dichiarato da Cuomo nei giorni scorsi, va al senso di responsabilità e di appartenenza verso la città dei consiglieri comunali tutti.

LIBERIAMO INSIEME CASTELLAMMARE: RESTITUIAMO LA PAROLA AGLI STABIESI.

Il gruppo consiliare di Forza Italia

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