(Red) – Una coda di stagione invernale che, accompagnata da giornate miti e soleggiate, induce la politica stabiese, dalle dinamiche in via di adattamento in prossimità delle prossime comunali di giugno, a stringere tempi ed alleanze per costruire le coalizioni pronte a fronteggiarsi nell’attesa del fatidico giorno in cui i cittadini stabiesi torneranno ad esercitare il loro sacrosanto diritto, sancito dalla costituzione, ad eleggere i propri amministratori alla guida della città. E’ vero che il Csx indigeno ha iniziato la sua corsa, in preparazione della competizione elettorale, già dall’estate scorsa, ma nonostante gli sforzi e gli innumerevoli incontri promossi, sulla sede di Corso Vittorio Emanuele, sembra che i risultati conseguiti non risultino aver prodotto, almeno sino ad oggi, una convergenza in grado di poter esprimere unitariamente una sintesi politica-programmatica credibile, ossìa un candidato sindaco che sia all’altezza di creare aggregazione e unità tra le forze politiche e sociali sedute intorno al tavolo. Pertanto, da circa due mesi, il potente plenipotenziario Dem, nonché capogruppo del partito nell’assise regionale Mario Casillo, ha deciso di scendere personalmente in campo allo scopo di ricomporre le divergenze emerse tra le diverse anime piddine che si stanno dilaniando, come di solito accade in questo partito, sulla scelta del candidato sindaco da designare alla guida di una coalizione ancora da definire. Infatti, mister 40.000 preferenze, ha avviato da tempo interminabili interlocuzioni al fine di costruire quel “campo largo” di complessa realizzazione, considerate le posizioni assunte pregiudizialmente dai grillini locali (in relazione ai veti posti rispetto ad Italia Viva e alla componente dell’ex sindaco Vozza) che sono rimasti fedeli al patto stipulato a suo tempo dai “tre amici al bar, ivi compreso il tentativo di sedare il conflitto nato con la candidatura Vicinanza, nata in contrapposizione a quella di Elefante, proponendo la “terza via” con la dottoressa Auricchio (ndr in odore di promozione a capodipartimento all’Asl Na3sud) quale soluzione che avrebbe rappresentato per il PD un doppio vantaggio; da un lato la definitiva ricucitura interna ai Dem e dall’altro il rientro di “Bene Comune”(civica di riferimento di Nicola Cuomo candidato al prossimo congresso regionale del partito) nell’alveo del Csx strappandolo, in tal modo, alla coalizione dei Moderati di Centro di Antonio Alfano. Una scelta che, evidentemente, non ha pagato in termini politici, considerato che non ha prodotto il risultato auspicato e, senza soluzione di continuità, il plenipotenziario ha incontrato nei giorni scorsi presso il suo studio i rappresentanti di Azione, Ungaro e Russo, con la mediazione dell’ex consigliera comunale Amodio. Un lavoro gigantesco, quello di Casillo, che tra impegni e mediazioni, non riesce a trovare il bandolo di una matassa, che nonostante stia percorrendo un territorio minato non disdegna di convocare chiunque (dal Cdx al Csx) possa risultare utile alla “Mission Impossible” in virtù del delicato ruolo che ricopre in questo particolare momento storico. Uno scenario che potrebbe essere rappresentato come quello di una invitante piscina, dotata di solido trampolino, dove in fila si affollano numerosi personaggi pronti a spiccare il volo per effettuare il proprio tuffo, che sia Carpiato, all’Indietro, Rovesciato, Ritornato ed in Avanti con mezzo avvitamento, ma nella concreta speranza di aver constatato la reale presenza dell’acqua in piscina. In quanto, come è noto, in assenza del prezioso liquido il tuffo potrebbe diventare molto, ma molto, pericoloso. O no?                

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