comune_gragnano-768x450(Vercingetorige) Gragnano – Le consultazioni elettorali sono ormai imminenti, il sette maggio alle dodici termine ultimo per gli adempimenti, e sovrana regna la confusione nella città della pasta. Una confusione “sinistra” e priva di idee e progetti che possano consentire ai cittadini gragnanesi di poter scegliere il modello di città sul quale le, variegate coalizioni in campo, dovrebbero confrontarsi. Infatti, il terreno di “scontro” che hanno scelto le coalizioni, almeno tre al momento, risulta costituito solo da una serie di aggregazioni che nascono intorno a tre nomi, di aspiranti sindaci, che circondati da amici, simpatizzanti, parenti ed alleati motivati, al momento, solo dal grado di rapporti e/o simpatia, se non addirittura da motivi di rivalsa e/o vendetta verso esponenti delle coalizioni contrapposte. In questo clima da confronto tra bande, regolamenti di conti lasciati in sospeso ed alleanze impossibili, a Gragnano sembra che i partiti risultino addirittura polverizzati da questo clima che di politico sembra non avere proprio nessuna connotazione. Il P.D. spaccato nella sua direzione cittadina, con esponenti che, in faida tra loro, hanno preso posizione in due coalizioni differenti, il simbolo resterebbe, ipotesi formulata con il beneficio d’inventario, nelle salde mani della segretaria, Silvana Somma, che a dire dei suoi antagonisti potrebbe contare su pochissimi voti, contrariamente, secondo fonti piddine ben accreditate, i veri “signori dei voti” avrebbero scelto la candidatura di Cimmino affiancandosi ad una nutrita costola di fuoriusciti da F.I.. Ma in questo “Caso” le reciproche accuse, dei due sottogruppi P.D. in campo, sembrano trovare riscontro vicendevole in considerazione della presenza di ben tre ex sindaci, tutti ex F.I., tra le fila dei sostenitori della segretaria Piddina di Gragnano. Insomma, verrebbe da ipotizzare, una guerra di “tutti contro tutti”, un grande regolamento di conti interno del P.D. che, avvalendosi della partecipazione straordinaria di F.I. nelle due fazioni in competizione, tenta di stabilire la leadership in città. Tra queste due fazioni si è inserito, non sembra un caso, il candidato di A.L.A. Patrizio Mascolo che, sostenuto dal boschese Langella, sembra non voglia fare la figura di comparsa in una competizione che, al momento, si annuncia fratricida e “Sinistra” e tutta interna allo schieramento Renziano. Tanto solo per consentire il posizionamento di leader, residenti altrove, in proiezione delle prossime elezioni governative. Ed il progetto per la città? Per quello ci sta tempo, adesso bisogna solo vincere! Per la vittoria tutti in campo a combattere, tutto fa brodo, e intanto la città continua a soffrire!

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