L’Igiene Urbana, società di servizi ecologici che gestisce la raccolta in città, ha sporto oggi denuncia formale presso la Procura della Repubblica di Nola. L’esposto è stato inviato tramite la stazione dei Carabinieri della cittadina vesuviana ed è stato inviato anche alla Prefettura di Napoli, alla Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali di Roma, al Comune di Somma Vesuviana, all’Ordine Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Napoli e Provincia e a tutti i sindacati.

Il documento ripercorre il singolare quanto preoccupante caso che si è verificato a Somma Vesuviana, dove il servizio è solitamente espletato a mezzo del personale transitato alle dipendenze aziendali in forza della clausola sociale di salvaguardia dei livelli occupazionali prevista dal Ccnl Igiene Ambientale aziende private. Oggi 29 agosto, in concomitanza a frizioni tra l’organico addetto al servizio e l’azienda L’Igiene Urbana, tutto il personale “cantierizzato” addetto al servizio e non in ferie, si è assentato per malattia dal lavoro. L’assenza del personale già in ferie programmate ha determinato l’impossibilità di svolgere il servizio.

Riteniamo -dichiara l’azienda nell’esposto- che la contemporanea assenza per malattia di tutto il personale utilmente impiegabile per l’espletamento del servizio pubblico essenziale di igiene ambientale, non risultandoci alcuna pandemia a Somma Vesuviana, renda doveroso un approfondimento delle eventuale riconducibilità delle assenze a forme surrettizie e vietate di protesta. La società ha chiesto alla Procura e alle forze dell’ordine accertamenti sulle attività di coordinamento e sulle certificazioni mediche.

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