(Red) – Dal momento in cui si cominciò a parlare, nell’ambito dell’AslNa3sud, di un probabile cambio di guardia al Presidio Ospedaliero San Leonardo, la nostra redazione auspicava che questo cambio potesse servire a dare input diversi all’interno della struttura ospedaliera, ma alla luce di quanto si sta verificando in questi ultimi giorni le perplessità assumono una connotazione non molto diversa rispetto alla gestione del defenestrato Muto. Veniamo ai fatti. Il giorno 13 aprile u.s., proprio la sostituto di Muto nonché sua ex diretta collaboratrice, a solo pochissime ore dall’insediamento, la dottoressa Santarpia ha emanato una disposizione, la DS – 0058392 del 13/4/2020, attraverso la quale intende riorganizzare il servizio, attraverso il lavoro di una commissione multidisciplinare che ne dovrebbe valutare fattibilità e rischi, istituendo un reparto “Filtro” appoggiato alla UOC Medicina d’urgenza che avrebbe lo scopo di concentrare i pazienti negativi ma “Sospetti”(che abbiano effettuato uno o due tamponi sempre negativi) ma affetti da una sintomatologia tipica e di un quadro radiologico tipico da COVID-19, tanto al fine di ridurre al minimo le esposizioni “isolandoli” in questa area e/o reparto “FILTRO” laddove il personale dovrebbe agire ed operare chiaramente munito di idonei DPI. Inoltre, nella nota in oggetto, si specifica che qualora, durante la degenza, il paziente ricoverato in questa area dovesse manifestare segni o sintomi che possano far sospettare un infezione da COVID-19 si invitano le SS.LL. a produrre le procedure di reparto e/o istruzioni operative prendendo atto delle seguenti Indicazioni: “All’ interno di ogni reparto di degenza dovrà essere individuata una stanza per l’isolamento sulla cui porta di ingresso dovrà essere apposta la scritta – Stanza di isolamento per casi sospetti di Covid-19 -. Il paziente, solo a quel punto aggiungiamo noi, ritenuto sospetto deve indossare la mascherina chirurgica. Inoltre, se la mascherina è ben tollerata, deve essere indossata per quanto più tempo possibile, soprattutto se il paziente ha la tosse, e deve essere cambiata ogni quattro ore circa. Se mal tollerata, questa deve essere indossata almeno durante le visite ed in presenza di un operatore sanitario nella stanza”. Questa disposizione è fuori da ogni logica, ma è possibile far indossare la mascherina ad un “presunto” covid 19, con sintomatologia tipica ed in attesa di riscontro, solo in presenza di visite(ma guarda un poco e che isolamento è?) e dopo che è passato attraverso percorsi puliti ed aver avuto anche normali contatti con il personale ed altri pazienti? INCONCEPIBILE, non ci aspettavamo una gran cima visto che il nuovo Direttore Sanitario altro non è che il sostituto di Muto all’epoca in cui lo stesso ne svolgeva le funzioni, ma che questa nota(la DS 0058392 del 13/04/2020) sia “UNA CAGATA PAZZESCA”, non abbiamo alcun tipo di dubbio. Ed a tal proposito, considerate le supercazzole contenute nella nota in esame, il Sindacato U.S.A.E., attraverso un severo documento, ha scritto:    

“Oggetto: Diffida all’attuazione della nota prot. DS 0058392 del 13/04/2020. Decentramento cure Covid – Profili di responsabilità

Tutte le OO.SS. dell’Azienda NA 3 Sud, di fronte all’emergenza Coronavirus, si sono dimostrate collaborative rispetto alle giuste pianificazioni della Direzione Strategica dell’ASL NA 3 Sud nel recepire le direttive Ministeriali che decretavano l’accentramento operativo delle cure dei pazienti SARS CoV 2 in una struttura dedicata così come recepito dai Decreti Regionali firmati dal Presidente della Regione On V. De Luca. Tale logica in linea con le suddette disposizioni è stata egregiamente esplicitata dal sig. Direttore Generale (Ing G.Sosto)  in riunione con tutte le OO.SS  ed ha determinato la scelta, unanimemente condivisa della nascita del Presidio COVID, presso il P..O: di Boscotrecase.

Peraltro la strategia di accentramento delle cure, anche a livello decentrato in ogni presidio (vedi costituzione di U.O.C.  COVID-19   )  sta’ portando  ad un sostanziale decremento della diffusione del contagio .

Purtroppo in questi mesi di emergenza si è assistito a  scelte scellerate, improvvisazioni e personalismi (senza alcun confronto con le parti sociali), da parte della Direzione sanitaria del S .Leonardo  sia per la carenza dei DPI, sia per la penuria  dei tamponi che per la mancanza di percorsi adeguati in strutture logisticamente inidonee  da un punto di vista   epidemiologico.

Il caos ingenerato ha portato ad una controtendenza (rispetto all’attuale remissione dei contagi) con focolai che affiorano da più parti nel Presidio. 

Prendiamo atto, che  è stata prodotta una  nota prot. DS – 0058392 del 13/4/2020 (con oggetto : Procedure gestione pazienti sospetti da infezione Covid 19 )  che nell’ottica di decongestionare i Centri Covid (che già godono di minor pressione) contro ogni  logica del contenimento (statuite da Decreti Ministeriali, Regionali e recepite dalle ASL NA 3 Sud) determinano una pericolosissima dislocazione dell’Area a rischio contagio in aree che non sono state progettate per l’infettivologia, con problematiche di ordine strutturale, logistico, epidemiologico  e di personale specificamente dedicato (ma numericamente sempre lo stesso) con riduzione effettiva di personale .

              La dislocazione di Stanze COVID cosi come prospettato dalla nota prot. DS – 0058392 del 13/4/2020  in ogni angolo dell’Ospedale (TUTT’ALTRO CHE ACCENTRATE) senza i citati precorsi ,  i criteri strutturali  e di  logistica a norma (validati da DVR ) porteranno a nuovi focolai infettivi oltre a quelli già innescati ,perché  si determinano direttive in senso contrario a quelle del Contenimento dell’epidemia con la moltiplicazione dei contagi e degli operatori a loro volta contagiati (inconsapevoli VETTORI dell’infezione).

                                                               PERTANTO

Si diffida la Direzione Sanitaria dell’Area Stabiese dall’applicare una nota che deve essere materia di confronto sindacale ritirandola AD HORAS poiché in controtendenza anche con le  suddette direttive e con la normativa corrente, in quanto  viene calata su un presidio strutturalmente inadeguato senza spazi e percorsi  atti ad evitare il diffondersi dell’epidemia SARS CoV 2 .

Si chiede alla Direzione Strategica in indirizzo a voler intervenire per quaqnto di competenza. Ribadendo,, che qualunque infezione e/o focolaio insorgente tra i Sanitari, i pazienti, i lavoratori  in  caso di alterazione dello stato dei luoghi, senza ratifica normativa del DVR, comporta responsabilità  di cui all’art 483 del codice penale per aver concorso alla diffusione della SARS CoV 2”. Da Radio San Leonardo, almeno per il momento, è tutto, e se dovessero insorgere novità di rilievo vi terremo sicuramente informati. Chest’è!!!

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