(di Frank Tracchia) Alberto Irace, l’uomo dell’acqua e della chiave dell’acqua (usando un eufemismo tutto napoletano), stabiese ma renziano dalla primissima ora: amministratore di Gori prima e, fino a ieri, di Acea (la Gori laziale). Fino a ieri, perché? Subito! Irace, proprio con l’arrivo del M5S e della Raggi a Roma, è stato “buttato in mare” (per lui che con  l’acqua, dicevamo, ha avuto grande affinità) nel maggio scorso, propria dalla sindaca, che è azionista al 100% di Acea.




Ma per il disoccupato di lusso Albertone Irace, già assessore alle politiche sociali, vice sindaco del Comune di  Castellammare di Stabia e, tra le altre (e tante) cose nel suo c.v., collega giornalista; potrebbe arrivare il “salvagente” da Matteo Renzi e la candidatura al Senato della Repubblica per le politiche del 4 marzo 2018. Dopo lo stabiese Salvatore Russo alla Camera, un altro stabiese “core ngrato” sarà candidato (ma questa volta nel “listino” di chi varcherà sicuramente il portone di palazzo Madama in primavera) e tornare a sbarcare il lunario. #Chapeau!


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