(di Frank Tracchia) È bastato mettere un nominativo sul tavolo per il sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo (LEGGI ARTICOLO) per mettere d’accordo tutti nel PD di corso Vittorio Emanuele, anche i più rancorosi e spietati a livello politico. Ma è tutto oro ciò che luccica? Ah, saperlo! Quello che noi sappiamo è che, tuttavia, il tentativo che stanno mettendo in campo i democrat: quello di essere tutti “buoni”, tutti “bravi” e tutti “belli” dinanzi ad Orfini, segretario nazionale del PD, è stato imposto.




Sì, imposto: per non permettere a quella ala civica e democristiana presente a Castellammare e nel governo cittadino insieme a Pannullo (ma tutta assente ieri da Corrado, Orfini&Co.), di prendere il sopravvento e decretare la definitiva morte del Partito Democratico stabiese. Pannullo e Corrado lo sanno e lo sanno anche i “capibastone” locali del partito, quelli che appoggiano il consigliere regionale e “capo” in provincia di Napoli, Mario Casillo. Tutti “buoni”, “bravi” e “belli” per non permettere a Giordano&Co (ma anche per non permettere a Nicola Cuomo&Co.) di portare il 4 marzo 2018 voti a Di Nardo e Grasso e quindi non al PD. Ma è tardi, caro Nicola Corrado l’immortale. È tardi. #CinCin.


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