(Red) – Proviamo a ripercorrere la “tormentata” vicenda di un sottopasso che, secondo quanto emerge dalla documentazione in nostro possesso, devasterebbe una importante arteria di collegamento tra il quartiere più popoloso della città e la stessa Castellammare. Cominciamo ad osservare la vicenda dai suoi albori.

 Il progetto preliminare relativo al raddoppio della linea Circumvesuviana Torre Annunziata – Pioppaino – C.mare di Stabia è stato approvato nella Conferenza dei Servizi del 19/12/2000, nonostante il parere negativo espresso dal Comune di Castellammare di Stabia che in tale seduta verbalizzava quanto segue: “L’amministrazione comunale ha come interesse primario l’interramento della linea ferroviaria per l’attraversamento di via Cosenza; tuttavia potrebbe prendere in considerazione il progetto presentato limitatamente all’insediamento della nuova stazione vicino alla clinica Villa Stabia, limitando il raddoppio solo fino a tale nuova stazione”;

  • nella stessa conferenza dei servizi del 19/12/2000, in maniera del tutto sconcertante e difforme dalla reale e critica presa di posizione del Comune di C.mare, veniva così verbalizzato “il presidente dichiara che dal parere consegnato al tavolo dal delegato del Comune di C.mare di Stabia non sembrerebbero evincersi motivi tecnici di diniego relativamente alla realizzazione del sottopasso né soluzioni progettuali alternative concretamente realizzabili”;
  • nel corso della medesima conferenza dei servizi del 19/12/2000, veniva così altresì verbalizzato “ il rappresentante della Regione Ass. all’Urbanistica, per tutto quanto emerso ed ai soli fini urbanistici, ritiene l’opera compatibile ed è favorevole al raggiungimento dell’intesa Stato-Regione. Chiede all’Amm.ne Comunale di esprimere il proprio parere ai fini dell’art.81 del DPR 616/77. Qualora l’opera risultasse non conforme al vigente strumento urbanistico, il parere dovrà essere espresso con delibera di consiglio comunale. Il presente parere sarà sottoposto alla ratifica del proprio organo regionale”

Nel corso della conferenza dei servizi del 19/12/2000, nonostante il parere negativo del Comune che era in evidente disaccordo sul progetto in esame, il presidente delegato dal provveditore dichiarava e verbalizzava quanto segue: “il presidente preso atto di tutto quanto sopra, concordemente con gli intervenuti, dichiara approvato il progetto e raggiunta l’intesa stato-regione ai sensi dell’art.81 del DPR 616/77 e s.m.i. e resta in attesa della delibera regionale per emettere il provvedimento definitivo;

  • detto progetto non ha mai ottenuto l’approvazione del Consiglio Comunale del Comune di Castellammare di Stabia, quale organo deputato ad esprimere il proprio parere ai fini dell’art.81 del DPR 616/77;
  • Che, nonostante l’assenza della preventiva approvazione del progetto in Consiglio Comunale, il parere di approvazione reso con la conferenza di servizi del 19/12/2000  veniva comunque ratificato dalla Regione con Delibera di Giunta Regionale n. 4347 del 27/09/2002;

il progetto preliminare relativo al raddoppio della linea Circunvesuviana Torre Annunziata, Pioppaino, C.mare di Stabia, vista la sua approvazione in conferenza dei Servizi del 19/12/2000, e la sua ratifica da parte della regione avvenuta con Delibera di Giunta Regionale n. 4347 del 27/09/2002,  è stato  definitivamente approvato,  ai soli fini urbanistici, con Decreto del Provveditore alle Opere Pubbliche prot.8599 del 20/07/2003. Praticamente è accaduto che, nonostante la ferma e motiva decisione del comune di Castellammare, il Provveditore alle opere pubbliche, dell’epoca, ha decretato la fattibilità dell’opera. Infatti, e come se uno di noi decidesse di fare dei lavori nel giardino del vicino senza che quest’ultimo ne condividesse la decisione. Questa è solo la prima parte di una lunga storia che solo grazie alle opposizioni, ed in particolare di Alessandro Zingone, vede rimbalzare la vicenda sui media e diventare occasione di confronto e dibattito tra i cittadini, così come è giusto che accada, per un opera che investe l’interesse e la sicurezza dei cittadini e della città. Fine prima parte- (Continua)

Castellammare di Stabia lì 15 Gennaio 2018

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