Ricordate la proposta di legge denominata “elezioni pulite” a prima firma Dalila Nesci con la quale si sarebbe dovuto introdurre il sorteggio pubblico degli scrutatori, le urne trasparenti, la possibilità del voto a distanza per i fuori sede?

Tutti ad esultare, attraverso le proprie pagine Social (me incluso), per il grande risultato alla Camera attraverso l’approvazione del testo proposto dal #m5s.

E oggi? Niente di tutto ciò si è realizzato. La proposta si è bloccata al Senato, molto probabilmente a causa delle resistenze opposte dall’alleato di Governo.

E’ sempre la stessa storia: così come per l’ #RCAutoEqua per equiparare le tariffe delle assicurazioni fra Nord e Sud, così come per il disegno di legge per l’ #AcquaPubblica, e per tante altre ottime proposte del #m5s è tutto fermo.

Tutte promesse ad oggi non ancora mantenute.

Dopo aver portato a casa risultati importanti come il “Reddito di cittadinanza”, il “Decreto Dignità” e la “Legge spazzacorrotti” (barattando con la Lega l’aumento delle soglie per gli affidamenti diretti), forse è giunto il momento di avviare una seria riflessione sull’opportunità di proseguire questa esperienza di Governo.

Magari focalizzandosi su due misure, prima di staccare definitivamente la spina: legge elettorale e legge sul conflitto di interessi. Quest’ultima farà cadere il velo d’ipocrisia, palesando la vera natura della Lega (Nord). Quella di una forza politica, da sempre, a guardia del sistema a cui i vertici hanno detto troppi “sì””, lo ha scritto su Facebook l’assistente parlamentare della deputata del M5S, Carmen Di Lauro.

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