(Red) – Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la lettera di uno dei lavoratori licenziati dalle Terme e cacciato con la forza dal Consiglio Comunale nel Marzo 2017.

Caro Direttore, sono un ex-lavoratore di Terme di Stabia che, insieme ad altri 34 colleghi, ho promosso il contenzioso con Sint ed almeno per il momento posso dire di aver vinto. Ieri ho ascoltato ed assistito, in streaming. ai lavori del Consiglio Comunale stabiese. A dire il vero mi sono appassionato ad ascoltare il punto del bilancio consolidato che, avendomi coinvolto in relazione alla natura politica del provvedimento, mi ha indotto ad ascoltare alcuni interventi che si sono succeduti sul tema.

Vengo ai punti.

Andrea Di Martino è  solo un “gran furbetto”, e spiego anche il perché, visto che  non può parlare di società in liquidazione, in quanto dovrebbe spiegare perlomeno per quale causa lo è!

Molto falso ed ipocrita sulla proposta, perché la stessa non è stata formalizzata ed in quanto non è da considerare tale poiché, la posizione di Sica, avrebbe imposto di fare una proposta, no una “non proposta”.

L’atto di precetto di cui lui parla in maniera sconnessa molto probabilmente lui mente, oppure dimentica, che dai 4 milioni e rotti della senteza è escluso il Tfr, e pertanto visto che sono conteggi che sono stati contemplati al mese di settembre 2019, perde di vista che a tutt’oggi la cifra che verosimilmente toccherebbe da pagare, a cura di Sint, si avvicina a quella di circa 6 milioni.

Una considerazione sarebbe utile valutando la posizione dell’ex sindaco Pannullo che, agli inizi di gennaio 2018, aveva tentato un accordo per 42 lavoratori, mentre oggi lo stesso Di Martino che con Pannullo, hanno nel frattempo cambiato casacca, perchè sostengono di NON voler dar vita ad un eventuale accordo per 35 lavoratori?

Il lavoro che non sarebbe stato eseguito, secondo Sica + altri, rappresenta un’altra falsità, infatti la lettera di “rifiuto delle prestazioni lavorative” di questi lavoratori SINT rappresenta la prova concreta che nessun azione volta al dialogo è stata attivata e, considerato che la sentenza annulla licenziamento dimostra che esiste la continuità, per cui la mancata non esecuzione di questo atto ricade in capo alla responsabilità di Sica.

Non si proccupi il buon Di Martino, il comune non rischia di fallire assumendo 35 lavoratori, così come le Terme non sono fallite per colpa dei lavoratori, ma piuttosto solo per colpa della “mala politica”.

Ma la signora Giuliana Caso, lo ricorda come fu assunta dai Compagni dello stesso Di Martino?

Nel suo sfortunato intervento continua a parlare dei beni immobiliari,  dimenticando che la sentenza lo smentisce nei fatti e che è conseguenza di quel rifiuto opposto dal Vanacore nell’accettare la riconsegna del compendio aziendale sin dall’agosto del 2015, una riconsegna disposta dal Giudice fallimentare Del Sorbo.

La sua posizione inoltre, sull’eventuale illecito arricchimento, non tiene conto della smentita nostri legali e delle possibili azioni legali per diffamazione continuata pronunciata,  e reiterata, con l’aggravante di averle fatte a mezzo stampa.

L’intervento del penta stellato Nappi, quasi impalpabile, è risulta molto approssimativo e confusionario perché, mentre dice che è concorde con il Di Martino parla poi del Mise, ma sarebbe augurabile solo che facesse pace con il proprio cervello.

L’intervento del consigliere Scala, molto equilibrato sulla vicenda, mi è sembrato concorde, ma solo a chiacchiere, sull’eventuale provvedimento da portare in aula, ma nel caso questo dovesse accadere sarebbe disponibile a votare un simile provvedimento, chissà?

Per quanto attiene l’intervento della consigliera De Simone, una mia ex collega, direi buona la prima, pause comprese e visto che ha avuto la sensibilità di affrontare il discorso mettendoci la faccia, riuscendo tra l’altro a coinvolgere il proprio gruppo politico su di un tema così importante ma, ai più, sconosciuto.

Gentile, ibrido, è apparso Nastelli, una dichiarazione dettata dall’opportunità politica, voterà si, voterà no, sull’eventuale proposta di transazione nel caso arrivasse formalizzata in aula consiliare con il provvedimento Sint? Questo non riesco ad immaginarlo, ma considerando che è anche un sindacalista sono portato quantomeno a sperarlo. Infine il Sindaco che a mio avviso, se mantiene il punto, potrebbe fare la storia del termalismo, e visto che i debiti contratti dalla sx sono monstre, bene ha fatto a ricordare a tutti i presenti ed alla città la cacciata dei termali dal consiglio. A questo punto, per mostrare tutta la Sua buona volontà, deve trasformare le chiacchiere in fatti, che saranno attentamente valutati, nella forma e sostanza, da noi tutti lavoratori ex-termali, come è giusto che sia. La considerazione finale, a questo punto, è che Di Martino non solo è un politico falso ed ipocrita ma anche un coniglio, perché dopo aver parlato in perfetto stile Maduro, Chavez,  Fidel Castro, è scomparso come un coniglio, almeno in video.

Questo è il mio personale ma sicuramente discutibile punto di vista, grazie per avermi eventualmente ospitato, e auguri per una buona serie GN di opposizione!

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