La demagogia cambia casa, passa dal PD all’edicola come se nulla fosse. Tanto che qualcuno entra anche nella stanza, e nel merito, di una ahimè sconosciuta programmazione del CDX stabiese che, ripartendo dagli efferati danni commessi da decenni contro il patrimonio pubblico, ha iniziato a prescrivere i paletti necessari per determinare la rinascita della città dalle macerie in cui l’hanno lasciata il duo Cuomo-Pannullo. Tutto questo è accaduto in appena 5 anni, in perfetta continuità e sintonia con i sinistrorsi predecessori, avvalendosi della preziosa e straordinaria collaborazione di ben quattro Commissari prefettizi. Ma “nemmeno la svolta epocale” imposta dal Covid-19 riesce a cambiare l’uomo in questa città; un uomo (in senso biblico) che nonostante risulti essere a conoscenza della reale evoluzione politica, dal 92’ a tutt’oggi, che ha caratterizzato la città di Castellammare continua purtroppo a ragionare, e pensare quando gli riesce, secondo i ristretti canoni ideologici di una sinistra allo sfascio e, comunque, da sempre ormai alla disperata ricerca della formula perfetta per la scomposizione dell’atomo che è definita, per eccellenza, fissione nucleare ed al fine di determinare una serie di fissioni consecutive denominate reazioni a catena. Tanto, in parole povere, rappresenta di fatto il famosissimo “scappellamento a sx”, figlio della celeberrima “Supercazzola prematurata” di Antanica e Tognazziana memoria, che continua tuttavia ad ossessionare i radical-chic con i vecchi nostalgici comunisti ormai delusi da una nuova, quanto impreparata, classe dirigente emergente dell’intera sinistra stabiese.

Quasi tutti gli stabiesi sembrano aver dimenticato che, questa città, è stata governata negli ultimi trent’anni da Polito( 10 anni e due consiliature), da Ersilia Salvato( dal 2002 al 2004), da Vozza(dal 2005 al 2010), da Cuomo (2013 al 2015) e, la classica ciliegina sulla torta, da Pannullo detto Tonino il breve (dal 2016 al 5 febbraio 2018). Una lunga storia amministrativa che, tranne la breve parentesi dei 30 mesi di governo del Califfato Varanense (Bobbio dal 2010 al 2012), vede il centrodestra stabiese stabilmente ancorato alla guida della città con una coalizione di maggioranza coesa e determinata.

Alla luce del risultato elettorale del 24 giugno 2018, consultazione elettorale che sancì l’affermazione di Gaetano Cimmino e della sua coalizione, con l’avvento del centrodestra a palazzo Farnese, il neo-eletto Sindaco e la sua squadra scoprirono che, purtroppo per la città, nessun progetto risultava, né elaborato dalle precedenti amministrazioni a guida PD  né in itinere per poter essere realizzato, nella disponibilità dell’amministrazione subentrante. In realtà, questa assenza di progettualità, la dice lunga sul pressapochismo programmatico di chi ha governato la città lasciandola in balìa di un pesante dissesto finanziario, oltre che di un progetto di governo impiantato sulle litigiose risse, per esercitare il potere più deleterio che ne hanno, purtroppo per i cittadini, determinato la prematura fine delle ultime due consiliature di Cuomo e Pannullo. Oggi pretenderebbero addirittura di impartire lezioni programmatiche e, fatto ancora più grave, di legalità a seguito di ben 4 interrogazioni parlamentari inoltrate al Ministro degli Interni solo, ed esclusivamente, a titolo politico strumentale nel chiaro tentativo di avvelenare i pozzi, per fatti accaduti durante il periodo in cui governava il CSX, spalando montagne di fango addosso a chi, in maniera limpida e cristallina, è subentrato nell’amministrazione della città solo ai primi di luglio del 2018. Una domanda nasce spontanea a questo punto: ”Ma è possibile che, con tutto quello che accade nelle vicinissime città di Torre Annunziata e Torre del Greco, nessun Onorevole e/o Senatore (sottoscrittore delle interrogazioni prodotte in questi ultimi anni per Castellammare) abbia mai letto sugli organi di stampa qualche notizia afferente le città citate in epigrafe e relative a fatti molto gravi, oltre che di presunte corruzioni nell’apparato amministrativo?”. E putacaso ne avessero cognizione, per quale motivo non hanno prodotto alcun atto mirante a richiedere l’invio di una Commissione d’accesso nei succitati comuni? La risposta è semplice, sono comuni controllati e governati dal CSX, una sorta di “Zona Franca” dove è possibile che accada di tutto e di più, tanto garantisce per loro il distintivo di “Professionisti dell’Anticamorra” che, nonostante tutto, continuano impettiti ad ostentare sul bavero delle loro giacche.

E Castellammare?  Resta, secondo la loro becera visione, una città da screditare anche attraverso l’uso indiscriminato e strumentale di qualche “povero Cristo” sfortunatamente affetto da disagi o disturbi mentali conclamati. Tanto al solo scopo di poter rendere credibile un abietto e becero disegno finalizzato a creare le basi per riconquistare l’esercizio del potere, temporaneamente perso per gli effetti delle sanguinose lotte intestine, in quella che un tempo rappresentava la loro inviolabile roccaforte tanto da meritare l’appellativo di Stalingrado del Sud.  E, almeno per il momento, è tutto qui!

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