(Red) – E fu così l’elefante partorì un topolino. È bastato ricordare un percorso amministrativo lento al pari del passo di un elefante, oltre che costellato di episodi di illegalità diffusa in città, per scatenare le bizze di chi prova a vantarsi di “elefantiache gesta”, salvo poi accorgersi di aver fatto soltanto un “buco nell’acqua”. C’è chi, da ex amministratore di quel condominio rissoso a Palazzo Farnese, invoca le dimissioni di un assessore troppo inviso al suo capo politico, da riverire e onorare. E c’è poi chi affonda le sue poderose e pesanti zampe, comprese le pericolose ed appuntite zanne di avorio, sulla tastiera di uno smartphone, giusto solo per far sapere che la nostra testata “sarebbe compiacente” con l’attuale sindaco e che un addetto stampa, in servizio presso l’ufficio stampa dell’Ente, fungerebbe addirittura da consigliere aggiunto. Pertanto, quando a prendere il sopravvento è la verità di chi racconta i fatti con carte e documenti alla mano, a quanto pare subentrano i rancori di chi, all’interno di un’amministrazione di centrosinistra un po’ ibrida e tanto rissosa, ha sprecato l’occasione giusta per garantire un buon governo ad un territorio che, finalmente oggi, prova a respirare un’aria completamente nuova. Quel grigio e mastodontico mammifero che oggi predica sui social provando a tenere in mano le redini di un partito moribondo, quel Pd che ha inaugurato un comitato elettorale, calzando scarpe di “pitone”, solo poche ore dopo l’agguato ad un carabiniere, è il neo eletto presidente della sezione stabiese del partito. Scelte che la nostra etica deontologica ci induce a non discutere, anche se forse ce ne sarebbero di cose da dire. E se la nostra verità è di parte, ci smentiscano coi fatti. E vengano a raccontarci le mirabolanti azioni di “Tonino il breve” in materia di sicurezza. Le azioni di chi parlava di una città sicura, mentre un gruppo di ragazzini imperversava sul territorio “distribuendo” in giro, sfusi ed a pacchetti, pericolosissimi colpi di pistola. L’agguato al carabiniere di qualche giorno fa invece, no, quello non possiamo certamente sottovalutarlo. E se qualche ex amministratore annuncia, con il sottofondo dell’Aida, che non parteciperà alla manifestazione, che dire, significa che, dopo aver colmato bagnarole di lacrime, proveremo a farcene una ragione. Ma la Castellammare onesta, quella vera, ha dimostrato di saper reagire e, al contrario, garantirà sicuramente la propria convinta partecipazione alla manifestezione. Il motivo? Semplice, perché noi siamo più uniti, più forti che mai. Perchè #Noi siamo di più.

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