(Red) – Un annuncio pubblicato in giornata di ieri sul profilo di un Nicola Corrado che gaudente comunica: “Ieri pomeriggio, sono stato eletto nella Direzione Nazionale del Partito Democratico. Non posso e non voglio nascondere una soddisfazione personale per questo riconoscimento. Ho intrecciato tutta la mia vita con l’impegno civile e politico, ho sempre pensato che la Politica fosse una cosa seria, bella, necessaria per costruire un mondo diverso e migliore. Ma sono felice anche e soprattutto per i miei compagni, per la mia comunità, per tante donne e uomini, per tanti giovani che ogni giorno si battono per il riscatto delle nostre terre: oggi quelle passioni, quelle battaglie, quell’idea alta di politica entrano per la prima volta nella Direzione Nazionale. Sono molto contento, grazie.”.

Una nomina che, evidentemente, ha voluto diffondere direttamente dal suo profilo social, l’ex-Enfant prodige della politica stabiese oggi diventato canuto, considerato che dal tempo della “Resistenza” appuntata sul bavero della giacca è passato ormai troppo tempo, vede premiato il proprio impegno nella lunga militanza politica intrapresa, sin dai tempi dei comitati studenteschi stabiesi, nei primi anni del 1990. Invero, dopo le esperienze maturate attraverso più consiliature nel Consiglio Comunale stabiese, a cui sono seguiti prestigiosi incarichi assessoriali ricoperti nelle amministrazioni Vozza e Cuomo, Nicola Corrado ex esponente della corrente Liberal, di cui il principale riferimento territoriale era rappresentato dal compianto Peppe Bruno, a posteriori dall’aver maturato la sua esperienza politica a livello cittadino, provinciale e regionale, fino ad approdare poi nel comitato centrale del partito, entra oggi a pieno titolo nella Direzione Nazionale piddina della segretaria Schlein e nel novero del suo “cerchio magico”, realizzando di fatto un brillante percorso di crescita maturato nei molteplici incarichi ricoperti in questo trentennio intrapreso all’interno del vecchio ex-PCI che, negli anni e attraverso varie tappe, è diventato PDS nel corso della Occhettiana svolta di Bologna prima e DS dopo fino ad arrivare, dopo la fusione a freddo con la Margherita, all’odierno PD nell’ormai lontano ottobre del 2007. Cosa potrebbe significare, per il PD stabiese, questa elezione di Corrado nel principale organo del Partito Democratico nazionale? Questo noi non lo sappiamo, ma considerata la “sciattezza politica” della sezione stabiese al minimo storico per numero di iscritti e di iniziativa politica sul territorio, la presenza di Corrado nel limbo politico nazionale potrebbe determinare una svolta molto positiva nell’ormai “Elefantiaco” cimitero politico di Corso Vittorio Emanuele che, proprio in ragione di questo rinnovato entusiasmo e sotto la sapiente guida dell’ex “resistentino”, potrebbe stimolare la ripresa del dialogo con il territorio in luogo delle reali esigenze di una comunità che, già da troppo tempo, non si sente più rappresentato nelle proprie esigenze da un partito che, nel corso di questi ultimi anni, sembra aver assunto la stucchevole connotazione di un circolo d’elite. Staremo a vedere gli esiti di questo auspicato nuovo corso, anche in considerazione delle comunali del prossimo anno che potrebbero determinare uno sviluppo inedito, sicuramente diverso dalla linea adottata sinora, proprio in relazione alla scelta degli alleati per tentare la conquista del seggio più alto di Palazzo Farnese. Chi vivrà vedrà!

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