(Red) – Assolto perché il fatto non costituisce reato. Finisce il calvario del giornalista stabiese Daniele Di Martino, difeso dall’avvocato Simone Ciro Giordano del foro di Milano, al termine di un processo durato ben otto anni. Accusato di diffamazione a mezzo stampa per un articolo pubblicato su Metropolis nel 2015 sui presunti brogli alle elezioni per il consiglio d’istituto di una scuola superiore di Castellammare di Stabia.
Il giornalista era finito a processo senza nemmeno pubblicare il nome del presunto studente accusato di brogli. Uno dei candidati aveva deciso infatti di sporgere denuncia, fino ad arrivare al processo, appellandosi a un passaggio («figlio di un politico») contenuto nell’articolo. Dopo quasi otto anni Di Martino viene assolto con formula piena davanti al giudice monocratico del tribunale di Salerno, dottoressa Maria Lamberti.
«Siamo riusciti a far comprendere l’interesse pubolico e sociale che poteva suscitare un articolo di questa portata – ha spiegato l’avvocato Giordano – Per la presunta parte offesa l’articolo aveva permesso di individuare lo studente pur senza scriverne il nome. E invece abbiamo dimostrato che il diritto di cronaca è sacrosanto».

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