(Red) – Dopo circa dieci anni di torpore, a seguito della “Malagestio” del Csx, si sono svegliati i soliti noti bisognosi di visibilità e protagonismo che, al termine di un lungo e doloroso percorso della fallita società Terme SpA(e dei suoi ex lavoratori) nel girone infernale della distruzione e del saccheggio, oggi tentano di mettere il cappello sulla vicenda Terme solo per soddisfare le proprie strumentali necessità di carattere esclusivamente politico. Nel frattempo, tra fissi e stagionali, hanno dovuto rinunciare al loro lavoro circa 200 ex termali. La ciliegina sulla torta le dichiarazioni chilometriche di un personaggio, novello Donchisciotte del mineralismo mondiale, rilasciate a tutta la stampa in pompa magna. A questo punto dev’essere sembrato davvero troppo finanche al democristiano Cimmino che, senza freni, ha così commentato: “Falsità, ignoranza, inganni da imbonitori di piazza, nonché posizioni politiche ben precise dietro a chi si ergerebbe a “promotore” di un Comitato che dovrebbe avere a cuore solo il bene della città e dei cittadini di Castellammare di Stabia. Del resto il signor Nino Di Maio è molto ben conosciuto in ambito politico.

Rispetto ed ho sempre rispettato le opinioni di tutti ma di fronte a queste accuse infondate da parte di questo “promotore” non posso stare in silenzio per rispetto della verità. Farneticazioni e vaneggiamenti che denotano una totale ignorante lettura del Puc nonché una diffamante interpretazione solo per generare pretestuose ed insinuanti comunicazioni. Difatti ho già dato mandato agli avvocati di verificare se ci sono le condizioni per una querela per diffamazione.

E vi spiego meglio. Gli obiettivi fissati dal Piano, per ciascuno dei sistemi descritti (ambiente, luoghi centrali, residenza, produzione e mobilità) per poter essere raggiunti devono essere messi in relazione con un adeguato numero di “azioni” ed “interventi” specifici. Tali interventi sono coordinati dal Piano, dal punto di vista tematico, attraverso la rappresentazione e descrizione di specifici “Schemi Direttori”. Agli Schemi Direttori il Puc affida, pertanto, il ruolo di costruire i principali riferimenti spaziali e funzionali e le connessioni tra le principali ipotesi del progetto di Piano.

I quattro Schemi Direttori individuati dal Piano sono i seguenti: SD1: centro storico e fronte mare;
SD2: villa comunale e lungomare; SD3: area nord fronte mare; SD4: i tre parchi della terrazza collinare che comprendono le aree del pianoro di Varano, del pianoro del Solaro (Nuove Terme) e l’area pedemontana del Faito. Nello specifico gli obiettivi da raggiungere in questo ambito attraverso un sistema coordinato di interventi sono quelli di rivalorizzare i tre poli d’attrazione esistenti: Scavi di Stabiae nel pianoro di Varano; Terme Nuove-Boschi nel pianoro di Solaro; boschi e Palazzo Reale di Quisisana, nell’area pedemontana del Faito.

In particolare il Piano, tra l’altro, prevede di:

Riqualificare e rivitalizzare il Polo d’attrazione turistica delle Terme del Solaro (che oggi versa in uno stato di completo abbandono e degrado) mediante la rifunzionalizzazione produttiva dello stabilimento, inserendo l’intervento in un coerente e sinergico disegno di riqualificazione urbanistica e funzionale di tutta l’area del pianoro del Solaro che preveda la trasformazione dello stabilimento termale in un parco termale;
Collegare direttamente e agevolmente il centro di Castellammare di Stabia sul Waterfront con lo stabilimento delle Terme di Stabia sul Solaro, creando un’importante interconnessione tra i Nodi Urbani sul mare con i poli d’attrazione sulla collina;
Collegare direttamente lo stabilimento Termale alla stazione Castellammare-Centro della linea ferroviaria EAV Napoli-Sorrento a servizio delle utenze che intendono raggiungere senza autobus di linea le Terme con trasporti pubblici di rilevanza nazionale, realizzando un nuovo ascensore pubblico dalla stazione centrale della Circumvesuviana al confine a sud delle Terme del Solaro (nell’area della Pineta) per il pianoro collinare del Solaro e di Scanzano in modo tale da costituire una linea di collegamento pedonale rapida e comoda per raggiungere i quartieri collinari di Scanzano, Mezzapietra e Privati, alleggerendo il traffico automobilistico che, attualmente, rappresenta l’unica forma di collegamento rapido tra la città e i quartieri collinari.

In linea con le su indicate previsioni e disposizioni normative il Puc, adottato dall’amministrazione comunale, ha demandato le modalità per l’attuazione degli interventi dei detti schemi direttori ad un Programma Integrato d’intervento (Print), quello di cui all’art.16 della Legge 17 febbraio 1992, n. 179, della legge regionale 19 febbraio 1996, n.3, nel rispetto degli indirizzi e delle prescrizioni riportate nella parte 4 – Disposizione programmatiche – Titolo XIV delle Nta.

Una più attenta, approfondita ed accurata lettura del documento avrebbe certamente evitato tali, a dir poco infondate, quanto inveritiere affermazioni di “speculazioni immobiliari” favorite “dalle previsioni del Puc. Che guarda caso ha cambiato la destinazione della zona termale a favore del futuro o forse già noto acquirente”. Niente di più falso ed ingannevole, si respingono, pertanto, nei toni e nei contenuti, le sconclusionate asserzioni del leader del Comitato.

Sulla base delle falsità, della ignoranza, della pretestuosità, non si può avere la pretesa di chiamare all’unità la cittadinanza su una tematica così ampia, complessa ed articolata, a meno che con queste strombazzate ideologiche non si voglia rivendicare il ruolo di imbonitori di piazza. E ce ne sono già troppi”.

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