(Red) – Ieri mattina si è svolta una manifestazione organizzata dalla Fondazione ‘Mare Nostrum”, del presidente Giovanni La Mura, nella splendida cornice di Marina di Stabia che, nell’occasione, trattava la presentazione del libro di Carmelo Conte ex parlamentare e Ministro nei primi anni 90’, nonché storico esponente del PSI della prima repubblica. Un’occasione molto ghiotta per riaprire il confronto politico sul territorio, considerata l’autorevole presenza di ben tre parlamentari che, pur appartenendo a tre diverse aree politiche, hanno dato vita ad un confronto di alto profilo politico sull’analisi della situazione politica odierna alla luce degli imperversanti, e diversi tra loro, Populismi che, seppur figli di una stessa matrice, hanno trovato terreno fertile nell’elettorato di un paese ormai alla deriva sia sotto l’aspetto ideologico che culturale, in particolare per quanto riguarda la rappresentanza delle grandi forze politiche a livello nazionale. Pochissimi infatti sono rimasti i “partiti veri” che, attraverso la formazione dei loro quadri dirigenti, hanno la possibilità di vivere le reali esigenze del territorio in maniera costante ed incisiva, mentre le altre formazioni politiche si appoggiano, per fare proseliti, a piattaforme digitali che in maniera virtuale riescono a creare delle aggregazioni esclusivamente finalizzate alla semplice raccolta dei consensi. Ad assistere al dibattito, in questa manifestazione, un parterre molto composito e di qualità tra cui spiccavano ex parlamentari, ex sindaci della città, ma anche numerosissimi simpatizzanti della Sinistra stabiese. A questo punto, considerata la massiccia presenza di “Sinistrorsi” tra il pubblico, preso atto della presenza in prima fila del capo storico di questo movimento stabiese, e riflettendo con la dovuta perfidia sull’immaginazione che stimola qualsiasi giornalista, sovviene naturale fantasticare almeno due smisurate malignità di cui, una sicuramente afferente l’organizzazione stessa dell’evento, mentre l’altra ancora più maliziosa mirata a capire le vere ragioni della mancata partecipazione, a questo evento, dell’unico consigliere comunale della sinistra stabiese eletto in consiglio comunale. E da perfetti malpensanti, quali siamo, abbiamo immediatamente considerato che questo evento sia stato fortemente voluto solo ed esclusivamente dal capo storico della sinistra stabiese. Per poi, subito a seguire, fantasticare  sull’assenza all’evento del consigliere Scala nella convinzione che questa sia stata frutto di un ponderato rifiuto a parteciparvi in, chiaro, evidente ed aperto dissenso con chi aveva, nei fatti, fortemente voluto organizzare la presentazione del libro di Conte proprio nel “salotto” di Marina di Stabia. Da informazioni raccolte, anche attraverso i social, abbiamo scoperto che il consigliere, Tonino Scala, “Selfieggiava” in villa comunale con alcuni giovani compagni proprio mentre l’evento era in corso, e che gli inviti di partecipazione per questo evento, ma guarda un po’, sembra che siano stati diramati addirittura dal capo storico dei “comunisti stabiesi”. Una doppia coincidenza che guardacaso si verifica solo appena dopo pochi giorni in cui si è sollevato il polverone, a seguito di una missiva di Scala inviata al Sindaco, proprio sulla questione della proposta di variante per la realizzazione delle opere a terra di Marina di Stabia che, a quel che sembra, sarà al centro dell’agenda politica cittadina. Ma per quale motivo Tonino Scala ha scelto di salire sull’Aventino, a difendere il proprio principio ideologico, proprio in questo piovoso sabato di fine autunno? Quale obiettivo politico divide il “disertore” dalla posizione assunta dallo storico esponente di spicco della sinistra stabiese, considerato che nulla ha fatto per tenerlo nascosto? Noi questo non lo sappiamo ma, considerata la storia politica dell’aventiniano, lanciamo un appello umanitario: ”Salviamo il soldato Scala, ultimo vero soldato dei giapponesi della sinistra ideologica, dalle funeste ire del Capo Comunista”, è ormai una specie rara e va salvaguardata.  

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