(di Aldo Palazzeschi) Facce semplici, giovani, nuove. Almeno apparentemente è questo il volto dei Cinque Stelle di Castellammare, capitanati dal candidato sindaco Francesco Nappi. Ma è solo la facciata di una medaglia che nasconde altro. Dietro questi giovani rampanti c’è dell’altro: due funzionari del Comune di Castellammare, potenti sindacalisti della Cgil.
Il duo Cirillo-Curcio ha ormai lanciato l’opa sul Movimento Cinque Stelle stabiese. Il papà di Luigi Cirillo, consigliere regionale e potentato locale dei grillini, è un vigile urbano graduato. E poche settimane fa è stato eletto anche nella lista della “rossa” Cgil, sigla non proprio vicina ai Cinque Stelle. Non è un caso che il primo di questa lista sia Matteo Curcio, a capo del servizio manutenzione di Palazzo Farnese, il più votato dei sindacalisti del Comune. Proprio dopo l’elezione è seguita la “santa” alleanza tra Cirillo e Curcio. Luigi Cirillo, infatti, con la lista già certificata dalla Casaleggio Associati è riuscito, pensate un po’, a “riaprirla” per inserire proprio la figlia di Curcio. Roba da prima repubblica, così come sono stati abituati i padri di quest’accordo.
A questo punto c’è poco di nuovo. Anche i Cinque Stelle si aprono alle candidature di padre in figlio, come nella maggioranza dei partiti e liste civiche stabiesi. E proprio come gli altri hanno un potentato che comanda: Luigi Cirillo. Senza di lui non si muove una foglia. Allora di nuovo non c’è assolutamente nulla. Non è tutto oro ciò che luccica.

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