(Carlo Carrillo) – Così, esattamente come avevamo annunciato con largo anticipo, nella serata di venerdì il sindaco Pannullo ha provveduto a revocare deleghe, ed incarico, all’ormai ex assessore Casimiro Donnarumma che, nell’esecutivo della compagine amministrativa, rappresentava uno degli assessori del gruppo dei moderati stabiesi. Dopo le feroci polemiche che erano state sollevate, all’apparizione del “post incriminato”, non era poi tanto difficile prevedere che la “nomenklatura” del PD stabiese lasciasse passare impunita questa goliardata elettorale. Gli animi nell’alveo della maggioranza, a dire il vero, già da qualche tempo apparivano molto irritabili, forse perché un vero ed approfondito confronto sulla gestione programmatica non sembra sia stato mai perseguito, azioni amministrative slegate tra i componenti dell’esecutivo con il risultato di ritrovarsi in giunta a discutere di provvedimenti che, spesso, determinavano divisioni e baruffe.

Oggi, invece, sembra che sia arrivata l’ora della resa dei conti. Il sindaco interpellato sulla vicenda, nel tentativo di spegnere i bollenti spiriti, alla precisa domanda su cosa potrebbe cambiare nel quadro politico della maggioranza ha chiosato:” Al momento la situazione, dopo aver provveduto a ritirare le deleghe a Donnarumma che ha dimostrato sul campo di essere un ottimo e competente assessore, rimane congelata ed appena dopo la tornata elettorale metteremo mano all’individuazione di un nuovo assessore, fino a quel momento le deleghe, che ho assunte ad interim, rimarranno di mia esclusiva competenza”. Un ragionamento che mira, come è giusto che sia, a raffreddare il rovente clima che si è creato intorno a questa vicenda, ma i presupposti che si stanno creando non sembra che vadano nella direzione auspicata dal sindaco. La tensione è alle stelle e, secondo fonti ben informate, il gruppo dei moderati è in fermento al punto da chiedere un tavolo urgenti per spiegazioni che appaiono improcrastinabili, considerato che la notizia, quella del ritiro delle deleghe al proprio assessore di riferimento, è filtrata solo attraverso notizie diramate dai media. Una bomba ad orologeria sotto la sedia del primo cittadino che, alla luce delle forzature dei potentati del suo partito, sembra intenzionato a punire anche la marachella novembrina di Pesenti, vicesindaco con le ore contate, reo di aver partecipato alla convention dei berluscones in quel di Ischia. Una sorta di “caccia all’untore” che sembra turbare, le notti stabiesi, di un sindaco che appare provato da questa tensione alimentata dalla “fobia elettorale” di un PD stanco ed esausto dal logorio del potere.







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