(Redazionale) – Nelle nostre zone vive un mollusco che, essendo una specie che vive nel mediterraneo e tra gli anfratti rocciosi, trova un habitat naturalmente accogliente nella frastagliata costa della periferia sud stabiese. Nelle nostre zone, questo mollusco, si chiama “Cannarassa” che, per dirla in breve, corrisponde al nome scientifico di Eriphia verrucosa, volgarmente detto granchio fellone, ed ha un carapace di forma ovale o cuoriforme, lungo sino a 10–12 cm, di colore bruno-rossiccio sul dorso e bianco avorio sul ventre, con bordo anteriore finemente dentellato. Le chele sono robuste e asimmetriche (eterochelìa), con estremità nere, o marroni. Un bel vedere questo mollusco nostrano che, approfittando della sua particolare forma e della sua velocità di azione, sta creando non pochi disagi alla cittadinanza stabiese. Infatti, la prima vittima sacrificale dell’azione “cannarassiana” è diventata la Lega di Salvini che, inconsapevolmente, è entrata nel mirino di questo pericoloso mollusco che, secondo rinomati studiosi, si nutrirebbe di animali morti ma anche di vermi, molluschi e crostacei. La Lega stabiese, nata a ridosso delle elezioni politiche nel 2018, è stata fondata da un gruppo di volenterosi cittadini stabiesi lontani dalla politica ed animati dallo spirito di servizio nei confronti della sconquassata città di Castellammare. Questo partito ha conseguito un ottimo risultato alle comunali di giugno 2018, riuscendo tra l’altro ad eleggere il primo consigliere comunale leghista della Campania, ed ha iniziato a raccogliere in tal modo i frutti di un lavoro pulito svolto sul territorio stabiese. Da qualche mese è iniziato un interessamento mirato di alcuni “vecchi politici indigeni” che, non trovando spazio in altri partiti politici né in civiche preconfezionate ed utili solo per le comunali, dopo aver fatto il tour politico dei partiti esistenti hanno pensato bene di dar luogo all’assalto della “Diligenza Salviniana” al fine di poter agganciare il topico momento per potersi reinserire nei giochi di potere. Uno dei capintesta che sembra stia tentando di perseguire questo obiettivo è Carlo Longobardi che, con il suo fido scudiero Antonio Alfano sostenuto dalla quarantaquatTina Donnarumma, scalpita nell’attesa di ricevere l’ampio mandato che lo metterebbe nelle condizione di gestire politicamente, in nome dei seguaci di Alberto da Giussano, il collegio elettorale torrese-stabiese-sorrentino. Nel frattempo, un altro gruppo di politicanti sembra che si sia attivato al fine di stabilire rapporti privilegiati con la Lega stabiese ma solo a particolari condizioni. Quali? Subito, cambiare e/o sostituire l’attuale establishment dello stesso partito, considerato che ormai da troppo tempo freme un ex dirigente in pensione del comune di Castellammare che, approfittando dei legami amicali con un noto imprenditore della zona, sembra stia tentando di convincere a passare nella Lega un noto consigliere di Forza Italia che, secondo le nostre fonti, sarebbe in rotta di collisione con il partito del Cavaliere. Insomma una brutta storia di intrighi e tradimenti che vedrebbero gestire la vicenda da personaggi che, alle ultime comunali, hanno sicuramente votato con certezza per coalizioni avversarie del centrodestra stabiese, coalizione nella quale oggi aspirano fortemente ad entrarci. Quale sarebbe il motivo di questo “amore scoppiato all’improvviso”? Questo non lo sappiamo, ma sicuramente non è un’operazione pulita che intendono realizzare nell’interesse né dei cittadini, né tantomeno della città. Corre voce che, appena ieri sera, si sarebbe svolto un vertice con la presenza di Cantalamessa, Schettino, Sanzone, Morlino, Tito e Filistei, finalizzato a pianificare l’organigramma del nuovo partito nella settimana del “mezzo solstizio d’inverno”. Pertanto, si resta in attesa che la “Cannarassa” prenda pieno possesso della spada di comando dei “Giussaniani” stabiesi. Il resto? Lo scopriremo solo vivendo!!!    

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