A sinistra: il sito stabiese cade a pezzi. (foto: Il Gazzettino Vesuviano)

(di Frank Tracchia) Dario Franceschini, ministro (con la valigia pronta) ai Beni culturali sarà a Pompei il giorno 23 dicembre 2017, con tutta la “corte dei miracoli” provinciale, regionale e locale del Partito Democratico, ad aprire nuove domus (mentre ne crollano di altre). La campagna elettorale dei renziani che fabbricano e sfabbricano passa soprattutto da Pompei e dai tanti milioni di euro per il “Progetto Grande Pompei”. Ma mentre per la città mariana Franceschini e il governo Renzi prima e Gentiloni poi investono in chiacchiere e soldi a palate, per Castellammare e Stabiae il ministro sembra non fregarsene poi così tanto. Il sito stabiese -che continua a crollare nella strafottenza generale- le ville romane e tutto quello che ci starebbe ancora da riportare alla luce, non interessano e non interessa nemmeno a VVincenzino De Luca, Tonino Pannullo e gli altri (pronti per andare a Pompei nel giorno dell’anti-vigilia per applaudire e lustrare Darietto Franceschini). E pensare che parliamo sempre del terzo sito in Campania per presenze negli ultimi anni.

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