(Red) – Dopo circa un mese, la richiesta di tampone fu inoltrata il 17 marzo ed il tampone effettuato il 24 ed evidentemente mai processato, il Fisioterapista stabiese ha finalmente ricevuto la risposta al tampone, effettuato la vigilia di Pasqua, e finalmente ha saputo di essere risultato negativo insieme all’ anziano suocero. Una quaresima di passione e sofferenze, quella trascorsa dal 13 marzo scorso ad oggi, che solo dopo trenta giorni trova una risposta che, a questo punto, auspichiamo risulti affidabile e credibile. Una Via Crucis lunghissima che, in casa con febbre continua, alta di notte e fortemente debilitante, oggi trova la risposta attesa ed auspicata per poter affermare di aver superato veramente un percorso terribile fatto di solitudine e sofferenze insieme al proprio nucleo familiare, composto dalla moglie con due figli e l’anziano suocero. L’unico supporto medico ricevuto è stato quello di un medico curante che, coscienzioso e professionale, lo ha accompagnato attraverso lunghe, ed interminabili, telefonate fuori da questo  tunnel che sembrava non finire mai. Nel frattempo rimane ancora al palo l’istituzione dell’USCA. Ed oggi, nonostante la giornata poco promettente, la luce è spuntata anche per questa famiglia che, nelle more dei tamponi di verifica previsti dal vigente protocollo, potrà finalmente testimoniare che la Pasqua di Resurrezione è passata anche attraverso la loro vita, nella loro casa, traendola in prospettiva,una buona volta e per sempre, fuori dalla solitudine e dall’ isolamento sociale.

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