(di Red) “Per costruire occorre dialogo, occorre buonsenso, occorre la passione di chi si impegna a valorizzare i territori senza badare a spartirsi le poltrone e ad accontentare amici e parenti. Ebbene, al PD stabiese sembra sfuggire la sostanza di quel che è stato costruito ieri in una serata magica, in una location così suggestiva. Il centro antico riparte dalla cultura, riparte da quello che mai, in tanti anni di amministrazione targata PD, è stato messo in campo per quel quartiere. E riparte da una sinergia che, con l’impegno del Parco dei Monti Lattari, del presidente De Luca, di Scabec e del Comune di Castellammare di Stabia, finalmente pone le sue basi su un modello di crescita. Altro che orticelli da coltivare e carrozzoni politici in cui piazzare persone di fiducia. Avete visto tutti ieri sera l’atmosfera che ha avvolto lo spettacolo “Da fenesta a fenesta” in piazza Orologio, la qualità degli attori, il fascino dei versi di Viviani, a due passi dalla casa che ha dato i natali ad uno dei più grandi commediografi italiani. Ed ora il PD cosa viene a raccontarci? Che manca la programmazione, che una rondine non fa primavera. Il presidente De Luca si era già prodigato in passato per dare lustro a Viviani a Castellammare con l’esperienza dei Cantieri Viviani, un lavoro straordinario che non ha avuto più seguito per l’incapacità politica di chi all’epoca governava la città. L’incapacità politica di quelli che hanno messo i bastoni tra le ruote al presidente ed anche al Parco dei Monti Lattari, ostacolando persino il rinnovo della sede ubicata nella Reggia di Quisisana per accontentare qualche potentato politico ubicato altrove. Siate meno burattini e iniziate a fare mente locale su quello che si può costruire per i territori, mettendo da parte i personalismi e gli orticelli per imprimere finalmente una svolta al rilancio del centro antico e dell’intera città”, lo dice il presidente dell’ente Parco Monti Lattari, Tristano Dello Joio.

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