(di Ernesto aForia) La maggioranza De Luca sta implodendo. E i prossimi appuntamenti giudiziari del governatore della Campania potrebbero mettere la parola fine all’esperienza dell’ex sindaco di Salerno. De Luca rischia una nuova condanna, questa volta per il Crescent di Salerno. I pubblici ministeri hanno chiesto due anni e 10 mesi di condanna per il governatore ed entro luglio il processo arriverà a sentenza. Inutile rimarcare il rischio di sospensione immediata per effetto della legge Severino. In tal caso il voto anticipato sarebbe scontato nella tornata di novembre o comunque nell’election day con le Europee nel 2019, mentre la scadenza naturale del mandato di De Luca è fissata al 2020.
In caso di sospensione Bonavitacola sarebbe il reggente, ma il problema diventerebbe politico. Il rischio sfiducia è dietro l’angolo, anche perché, già nelle ultime sedute di consiglio regionale, è stata l’opposizione a mantenere il numero legale a De Luca. Insomma, il giocattolo si è rotto, anche per effetto della crisi di un Pd ormai dilaniato e uscito con le ossa rotte dalle ultime amministrative in Campania. Il voto è dietro l’angolo e De Luca non “Gigioneggia” più, anzi!

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