(Carlo Carrillo) – Una mattinata come le altre quella di ieri a Castellammare, una giornata di routine, se non fosse che nella zona nord della città, precisamente in via Napoli, è prevista la “ennesima” inaugurazione dell’impianto di depurazione che da chimico si trasforma in biologico. Ancora non collegati a questo impianto tutti i comuni interessati, come del resto molti altri scaricano i loro  liquami nel Sarno che è, e resta al momento, il fiume più inquinato d’Europa. Alle ore 10,00 circa inizia ad affluire tutto l’apparato aderente alle “truppe cammellate” del Vincenzo furioso, e dei suoi sodali, per dar luogo e sostegno allo show di giornata previsto nella ex città delle acque. Ad attendere l’indigeno “Trampoliere del salernitano” , tra gli altri, anche gli ex lavoratori di Terme di Stabia che, memori delle promesse e degli impegni assunti dal governatore negli incontri precedentemente  avuti nel corso della campagna elettorale del 2015, sono presenti davanti ai cancelli, con i loro cartelli, a rammentare, De Luca compreso, che sono stati tutti licenziati. Evidentemente, questa puntuale presenza dei lavoratori, ha dato fastidio all’entourage del governatore al punto che non li hanno lasciati entrare subito insieme agli altri, adducendo  quale motivazione la pericolosità del sito, salvo poi richiamarli per dar luogo al confronto con De Luca. L’incontro si è tenuto in una stanzetta messa a disposizione dalla società di gestione dell’impianto, ed all’uscita, il governatore ha dichiarato che bisogna promuovere un tavolo regionale che preveda la partecipazione dell’Assessorato alle attività produttive,  oltre a quella dell’Assessorato al lavoro, della III^ commissione, dei gruppi politici della regione Campania, di Federterme, del Sindaco, dei sindacati e di tutti coloro che, a titolo propositivo, siano interessati a dare il loro fattivo e concreto contributo per elaborare un credibile progetto di rilancio dello storico termalismo stabiese. Per dirla in breve, questa è la proposta che i lavoratori, ex Terme di Stabia, stanno tentando da oltre due anni di  mettere in campo attraverso missive e documenti inviati proprio a tutti, dal Sindaco al Governatore, dalla Prefettura alle forze politiche locali e regionali, ma ecco che d’incanto il nostro De Luca tira fuori, dal suo magico cappello, il suo “coniglio vincente”. Resta da registrare che, con immediatezza, l’assessore al lavoro regionale si è già attivata per convocare il tavolo quanto prima. A questo punto sorge spontanea la domanda: Ma non sarebbe stato più utile dare ascolto al grido di dolore dei lavoratori ed avviare questo benedetto, e qualificato,  tavolo al momento della richiesta delle maestranze?  Se questa proposta fosse stata raccolta, ed avviata per tempo, non si sarebbero sprecate occasioni e possibilità che oggi, alla luce dei disastri amministrativi messi in campo da Pannullo & sodali, risulta molto più complicato realizzare, anche perché, a tutt’oggi, nessun impegno concreto è stato messo in campo per la tutela del patrimonio strutturale, in particolare per quello del Solaro che continua, nonostante le denunce, a rimanere nella piena disponibilità di sciacalli e malfattori.

Castellammare di Stabia lì 09 Giugno 2017

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