(Red) – La città di Castellammare è una grande città che, nel corso degli anni che furono, è riuscita ad avere rappresentanti all’altezza, e di alto profilo politico, tra i banchi di Santa Maria la Nova, al tempo in cui era ancora in vita il Consiglio Provinciale. Una sala che è stata una importante fucina di formazione e crescita per alcuni politici stabiesi che, negli anni a seguire, hanno ricoperto importanti e strategici ruoli finanche al governo del paese. Da Antonio Gava a Vincenzo Dattilo, passando per Franco D’Orsi e Antonio Somma, e per chiudere con Nello Cuomo, Salvatore Vozza, Massimo De Angelis e Antonio Pentangelo che, anche se cooptato, ha dignitosamente svolto il ruolo di Presidente dell’Ente esattamente come i suoi illustri predecessori Gava e Somma; uomini che hanno governato questo Ente, oggi Città Metropolitana, in maniera incisiva e con una grande capacità tecnico-amministrativa al servizio della grande e numerosa comunità dell’intera provincia di Napoli. Sono ormai trascorsi circa 8 anni dall’ultima presenza di uno stabiese purosangue registrata in questa importante, quanto strategica, istituzione ed in considerazione della delicata situazione in cui versano le sorti della città, pendenti dall’esito del lavoro svolto dalla Commissione di Accesso, nutriamo seri dubbi che l’imminente consultazione elettorale, tra i grandi elettori aventi diritto di voto, possa garantirne l’elezione anche se, nell’alveo politico stabiese, sembra che stia iniziando a montare una particolare e vivace fibrillazione sia tra i partiti della coalizione di maggioranza che tra quelli di uno strampalato e diviso cartello delle opposizioni. Secondo alcuni addetti ai lavori, al netto dell’esegesi della situazione politico-amministrativa, più di qualcuno sembrerebbe stia lavorando nell’ambito della maggioranza di Cdx per lanciarsi nella competizione, raccogliendo anche le firme occorrenti per la presentazione di una lista, solo ed esclusivamente in forza di un’autoreferenziale necessità priva di qualsiasi fondamento politico e/o esperienziale quale patrimonio, indispensabile, per poter ambire a diventare una qualificata e rappresentativa espressione di un partito o di più gruppi politici. E’ arrivato il tempo di “lavori in corso” nel mondo politico stabiese, intanto si affilano le armi nell’attesa, che alla fine della rielezione di Sergio Mattarella, di poter contare, ognuno per la sua parte politica, sull’apporto del proprio referente, Deputato nazionale o regionale che sia, al fine di poter ricevere l’auspicata benedizione che possa consentirgli di realizzare le proprie aspirazioni personali che al momento sembrano molto lontane, ancora tanto lontane, dallo spirito servizio che dovrebbe contraddistinguere l’impegno personale a favore ed a tutela degli interessi della comunità. Ma questa è un’altra storia che, evidentemente, nulla può avere a che fare con queste “nuove leve” della cosiddetta politica locale!

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