(Red) – Continua l’attesa spasmodica e sofferta, per i detrattori dell’amministrazione comunale guidata da Cimmino, che alla luce di tutta la caciara messa in campo da opposizioni divise e sconclusionate nei loro tetri e tristi disegni hanno puntualmente sbagliato, al netto di ogni più rosea previsione, date e giorni in cui auspicavano che la comunicazione “tanto desiderata ed attesa” annunciasse l’invocato scioglimento del Consiglio Comunale stabiese.  Volendo parafrasare un antico detto napoletano, si potrebbe tranquillamente affermare che in questa vicenda “s’è aunito ‘o strummolo ‘a tiriteppola e ‘a funicella corta” che, svolgendo il ruolo di cassa di risonanza delle sconnesse opposizioni, tali personaggetti si sono addirittura spinti al punto di immaginare finanche date precise in cui sarebbe arrivato il tanto agognato provvedimento dal Consiglio dei Ministri che, secondo alcuni “accreditati osservatori politici” locali, si sarebbe riunito appositamente per la vigilia dell’epifania proprio per ratificare una “decisione” assunta da tempo. Trascorsa l’Epifania che tutte le previsioni ha portato via, la previsione si è spostata di appena due settimane, e quale migliore occasione poteva essere sfruttata se non quella della visita del Ministro Lamorgese a Napoli proprio nel giorno in cui, nella città di Castellammare, si festeggiava il Santo Patrono? Ebbene, poteva mai sfuggire l’opportunità di questa visita, e della riunione del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza, per non lasciarsi prendere dalla succulenta tentazione di annunciare una decisione, relativamente allo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, che secondo le loro affidabili fonti sarebbe stata resa nota il giorno successivo? E come boccaloni, tutti insieme appassionatamente, sono sprofondati nell’ennesima figura meschina proprio da degni allievi di Emma Palomba, indiscussa regina dell’esoterismo truffaldino torrese. Verrebbe da consigliare, a questi giovani e ingenui creduloni che, secondo un antico detto della nostra terra, “a vocca chiusa nun traseno mosche”; anche perché di questo passo, non solo corrono il rischio di perdere quel poco di credibilità residuale rimastagli, rischiano di inficiare seriamente anche la credibilità delle istituzioni. Ma la parte più divertente della vicenda attiene “quelli che”, pubblicamente un giorno sì e l’altro pure, fanno a gara ad esporre in vetrina la propria incommensurabile cattiveria, da quelli che “millantano” di presunti incontri che avrebbero personalmente avuto con il padrone di casa, nel Palazzo della Foresteria, a quelli che non non fanno mistero di tener ben conservata in frigo una bottiglia di “champagne” da almeno qualche anno che, per poter festeggiare il lieto evento(lo scioglimento), non aspetterebbero altro che il momento opportuno. Evidentemente la presunta bottiglia, quella conservata in frigo, non sara’ di “champagne” ma di un comune e volgare prosecchino di infima qualità; in quanto il vero intenditore sa bene che lo “champagne” non si conserva in frigo nemmeno per un’ora, al contrario del modestissimo prosecchino, ma si raffredda nell’apposita “Glacette” (secchiello contenitore di ghiaccio) per poterlo degustare nella modalità giusta. E preso atto che la platea dei commentatori politici indigeni è questa, non resta che far ricorso, anche in questo caso, ad un antico detto che saggiamente consiglia: “Quanno uno s’à da mbriacare è meglio che se mbriacasse de vino buono”, perché con quello di scarsa qualità i dolori addominali “imperversano”. E visto che la partita si concluderà entro fine marzo p.v., adesso su cosa continueranno a sperare, questi squallidi personaggetti, che le idi di marzo siano fatali a Cimmino? del resto sperare costa poco, pertanto non resta altro che attendere l’esito agli albori dell’imminente primavera. E chest’è!

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