(Red) – Un consiglio comunale in presenza, iniziato alle 15.00 precise, con venti consiglieri comunali presenti in perfetto orario. Al primo punto dell’ordinatorio l’elezione del nuovo presidente del consiglio, in conseguenza delle dimissioni di Vincenzo Ungaro. A correre per la seconda poltrona più importante, dopo quella del Sindaco, due consiglieri comunali di cui il primo, Emanuele D’Apice, per la coalizione di maggioranza mentre il secondo, il pentastellino Nappi, quale candidato “unitario” di un coacervo di opposizioni solitamente divise e litigiose tra loro. Una serie di polemiche spigolose e senza costrutto messe in campo proprio da quelle stesse opposizioni che, nelle passate consiliature, si sono molto spesso “adoperate” per sostenere, a presidente dell’assise comunale, addirittura qualche consigliere comunale per motivi legati alla unica esigenza di soddisfare qualche problema, non sicuramente di ordine politico e/o istituzionale, di ben altra natura. Tra le opposizioni assenti la consigliera Cuomo dei 5S e Massimo De Angelis, mentre tra le fila della maggioranza assente giustificato il consigliere Morlino. La maggioranza, pur disponendo in aula della presenza di 16 consiglieri, ha ritrovato nelle urne solo 15 voti per il giovane neo-presidente, mentre le opposizioni hanno potuto contare ben 7 preferenze per il loro candidato di bandiera. Chi è il consigliere comunale che, dalle fila della maggioranza e approfittando della votazione segreta, ha impallinato Cimmino votando per il candidato delle opposizioni? Questo a noi non è dato saperlo, ma di sicuro il voto espresso per Nappi, nel segreto dell’urna, non è un voto contro il giovane D’Apice ma rappresenta, con certezza, un voto politico contro la modalità e la gestione dell’intera vicenda della verifica politica voluta dai partiti e che, a nostro avviso, ha lasciato evidentemente maturare qualche malcelato rancore nell’alveo di qualche formazione interna alla maggioranza. Ma del resto tutto è bene quel che finisce bene, la coalizione di maggioranza ha eletto in sicurezza il proprio candidato con i voti necessari ad eleggerlo alla terza votazione, mentre resta da notare che, per quanto attiene l’elezione del vicepresidente del consiglio, è risultato eletto l’unico candidato in lizza, e cioè il grillino Nappi, che ha conseguito, oltre i canonici voti delle opposizioni, anche i voti di quasi tutta la maggioranza. Infatti, sono state ben 19 le preferenze conseguite tranne un voto nullo, visto che nel frattempo qualche consigliere ha deliberatamente deciso di lasciare anzitempo l’aula consiliare. Sarebbe molto interessante conoscere il vero motivo per cui, questa maggioranza, ha deciso di votare per il candidato unico vicepresidente delle opposizioni mentre, le stesse opposizioni, hanno osteggiato in maniera per niente ortodossa, oltre che insolente, la candidatura a presidente del candidato espresso dalla stessa maggioranza. Una vicenda molto singolare, e sinceramente questo atteggiamento potrebbe indurre i cittadini a pensare che il franco tiratore, attraverso i suoi buoni uffici tra le fila della maggioranza di Cdx, abbia proposto di votare tutti per Nappi. Questo poi sarebbe veramente paradossale, o no?   

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