(Red) – “Il potere logora chi non ce l’ha”, questa la sottile risposta di un noto e fine politico della prima Repubblica in relazione a delle velenosissime critiche ed accuse che, il P.C.I. di allora, gli rivolgeva in quel particolare momento storico della vita politica del nostro paese. Una risposta secca e, come nel caso di specie, mai più azzeccata ed esemplificativa poteva essere pronunciata. Riaffiorano prepotentemente quelle parole nella nostra memoria a seguito della lettura di una lunga e struggente lettera, inviata da un noto esponente locale dei piddini, a Teresa Armato che, a seguito di una serie di polemiche che si scatenarono nel corso della campagna di tesseramento, dell’autunno scorso seguite a ruota dalle dimissioni del Commissario cittadino, fu nominata Commissario Cittadino stabiese con il preciso obiettivo di rilanciare il partito di Zingaretti. Questa mattina la pubblicazione di una struggente e sofferta missiva di Costantino Aitra, ex Commissario uscente, indirizzata a Teresa, una lettera che la dice tutta sulla sofferenza, l’indignazione, i rancori e le divisioni, che attanagliano questo partito fuori dal governo cittadino e dalla gestione del potere in città, tranne quello che esercita in maniera prepotentemente clientelare nell’Asl Na3sud. “Carissima Teresa – esordisce la missiva – mi rivolgo a Te nella qualità commissario cittadino del Pd stabiese, come ebbi modo di sottolineare 8 mesi fa, a seguito delle mie dimissioni, nessuno più di te poteva traghettare il circolo stabiese fuori dalle secche dopo quella orrenda serata quando, a mio avviso, le procedure di tesseramento erano state bypassate mettendo ancora un volta a rischio la legittimità di un tesseramento libero e trasparente, qualcosa stava avvenendo grazie anche al contributo di militanti non scevri da interessi di parte”. E come un fiume in piena continua: “Ritengo, però, a questo punto indispensabile, che la narrazione del PD stabiese che si intende portare avanti sia resa pubblica. Qualche giorno fa ci hai invitati per sabato ad una riunione per concertare un percorso, un brevissimo percorso che ci conduca alla elezione del nuovo segretario cittadino. Bene!!! È inutile parlarci addosso e rifugiarci in sterile parole vuote e trite e ritrite dal linguaggio della politica. Mi hai scritto che “ci sono obiettivi importanti e concreti da raggiungere”. Leggo da testate giornalistiche e da qualche post in rete che è tutto già stato concordato. Ottimo!!! A dirla tutta questo non mi scandalizza, non sono un novellino sono un pragmatico e sono passati credo circa 25 anni da quel marzo 1995 dove mi candidati alle provinciali per i Verdi e democratici. Mamma mia quanto tempo è passato!!! Ma la cosa che mi scandalizza ed inorridisce è la completa assenza di giudizio su quanto accaduto. Siamo finiti su tutte le testate per un tesseramento quantomeno discutibile, e per responsabilità non nostra”. E dopo un’attenta ricostruzione è a questo punto che scattano i fatali interrogativi: “Quale è il giudizio su questa cosa? Quale è il giudizio del PD stabiese e napoletano, soprattutto di quei amici e compagni che quella sera c’erano e, insieme con me, hanno urlato allo scandalo chiedendomi di dimettere? La nostra città ha subìto nei tempi una serie di accadimenti politico-giudiziari. Quale è la valutazione e come si giudica tal fatti? Qual è il giudizio del PD stabiese e napoletano? Quale è il giudizio espresso dal PD stabiese sul ruolo rispetto alla performance amministrativa di Cimmino. La discussione è solo su chi deve fare il segretario, il Presidente oppure il tesoriere? Purtroppo in questi anni dopo la debacle alle amministrative del 2018 frutto della scellerata scelta di questa stessa classe dirigente del PD abbiamo provato a mettere su un disegno ed una proposta politica. Lo ricordo a me stesso che il Pd alle comunali aveva raggiunto il punto più basso diversamente da quanto poi siamo riusciti a fare alle europee insieme ad un manipolo di pazzi innamorati ancora della sana politica (quella dove la parola “servizio” sostituisce quella della parola interessi). Per mesi il circolo di Castellammare è stato un esempio di militanza e attivismo. Anche se pochi l’iniziativa politica è stata costante. Purtroppo le ricordo quelle serate, un linguista performante direbbe “io mammete e tu”. In tanti dopo le comunali si sono dileguati. Ed oggi quegli stessi assenti, quegli stessi che hanno lasciato l’unico consigliere privo del sostegno e del supporto di un partito (perché non del bottone come si suol dire) si dovrebbero assumere l’onere di riportare a galla il PD? No grazie cara Teresa!!! Questa città e questo partito hanno glissato già in passato su risposte importanti per tatticismo e strategia. Non è più questo il tempo! Ti ringrazio dell’impegno profuso, e della tua pazienza , ma senza coraggio Castellammare non cambierà. Al partito di tizio e di sempronio io ho sempre scelto la libertà. Non è la mia storia. Io redo di aver dato il cuore per questo partito Quando gli altri scappavano io ci ho messo la faccia, il tempo e la passione, senza nessun interesse. Deluso? Sì. Arrabbiato? No. Ho dato tutto. Non tornerei indietro, non cambierei nulla, ripresenterei la lista del Pd alle amministrative del 2018, ( quando tutti scapparono). Rifarei la campagna elettorale per un simbolo della legalità come Franco Roberti. Ho sempre sostenuto le persone che credevo valide, pronte al cambiamento. Ma ora basta! Mi asterrò anzi come nei quiz odierni “compro una vocale” e le parole da scrivere in politica, le scriverò di mio pugno dove il cuore mi porterà. Mi seguiranno in pochi sicuramente, però io voglio rimanere un uomo libero”. A voler ben analizzare il contenuto di questa missiva appare, in maniera inequivocabile, la precisa volontà di Aitra di abbandonare definitivamente questo P.D.. A questo punto nasce spontanea la domanda: Ma lo farà da solo, oppure lo seguiranno in tanti, compreso l’unico consigliere comunale eletto nell’assise di palazzo Farnese? Questo noi non lo sappiamo ma il nostro Costantino Aitra, dopo essere uscito dal lungo bagnomaria sul bagnasciuga nel quale lo avevano relegato, ha deciso di dire basta, ed in maniera anche sofferta, a questa lunga militanza nel partito che fu di Renzi solo per tornare, molto probabilmente, tra le braccia di quel tanto vituperato segretario. E chest’è!!!

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