(Red) – Da circa due anni il consigliere comunale Nappi è in rotta di collisione con la consigliera Laura Cuomo,  e da allora sta ferocemente compulsando la giovane consigliera pentastellata affinché decida di dimettersi dallo scranno, e dal ruolo assegnatole dal voto dell’elettorato, ubicato nella sala Falcone&Borsellino in quel di Palazzo Farnese. La Cuomo, infatti, attraverso un imponente attestato di stima personale riuscì ad ottenere, nel corso delle elezioni comunali svoltesi nel giugno del 2018, un risultato strabiliante conseguendo la bellezza di ben 300 preferenze personali. A differenza di Nappi, che in quella consultazione era il candidato sindaco dei 5S, il lavoro messo in campo dalla Cuomo fu premiato dai cittadini stabiesi proprio per la freschezza delle idee propositive con le quali si presentò all’elettorato, conquistando in tal modo la credibilità mettendoci la faccia e dialogando con le persone in maniera semplice e comprensibile, assumendo un atteggiamento molto coraggioso, per una giovane donna, alla sua prima esperienza da candidata in politica. E solo in forza di questo considerevole contributo, così come quello offerto dagli altri 23 candidati in lista, accadde che Nappi riuscì ad accedere allo scranno di consigliere comunale, considerato che la sua “notevole” esperienza consisteva nell’aver svolto, nell’anno 2002, il ruolo di semplice consigliere circoscrizionale, eletto tra le fila di Alleanza Nazionale, conseguendo appena una cinquantina di preferenze personali. I primi dissidi, tra i due neo-eletti consiglieri pentastellati, sono emersi sin dall’inizio della consiliatura proprio in virtù dell’arrogante condotta del Nappi che, secondo fonti ben informate, avrebbe preteso di assumere decisioni in merito alla linea politica da adottare anche in nome e per conto della inesperta, ma molto determinata, consigliera pentastellata. Questo è il vero motivo alla base della pressione che Nappi, consigliato dallo scaltrito Di Martino, ha intensificato nella reiterata richiesta(privata e pubblica) mirata ad ottenere le dimissioni di una consigliera eletta dal voto popolare e, particolare non di poco conto, pertanto libera di assumere atteggiamenti e posizioni mirate a garantire gli interessi a tutela dei cittadini stabiesi, e non sicuramente quelli della “bottega del Di Martino”. Una forzatura che racconta una storia veramente paradossale, in quanto chi ha determinato l’elezione del Nappi in consiglio comunale è stata sicuramente la Cuomo, con il suo impegno a raccogliere consensi, e non viceversa. O no? Ma di tutto ciò, cosa ne pensa il popolo grillino?       

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