(Red) – Nel Consiglio Comunale di oggi, svoltosi via Zoom per le note prescrizioni dovute al pericolo della diffusione della pandemia, il Presidente della prima Commissione, Salvatore Gentile, è intervenuto a più riprese sugli argomenti in discussione ed, avendo la nostra redazione ritenuto importanti ai fini di una corretta informazione dei cittadini, abbiamo deciso di riportarne integralmente il contenuto dei diversi interventi in questa nostra breve sintesi. Ecco cosa ha detto il Presidente Gentile:

“Signor Sindaco, Presidente del Consiglio, Consiglieri e Assessori, voglio riepilogare brevemente i passaggi presenti nella relazione istruttoria che riportano i dati salienti della normativa di riferimento:

La Legge 205 del 2017 ha attribuito all’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), tra l’altro, le funzioni di regolazione in materia di predisposizione e aggiornamento del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione, a copertura dei costi di esercizio e di investimento, compresa la remunerazione dei capitali, sulla base della valutazione dei costi efficienti e del principio « chi inquina paga »;

La legge n. 147/2013 stabilisce in ogni caso che con le tariffe Tari deve essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio;

La stessa Legge prevede che il Consiglio Comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del Bilancio di Previsione, le tariffe della TARI in conformità al Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani;

il decreto legge n° 18 del 2020, prevede che i Comuni possono approvare le tariffe della TARI e della tariffa corrispettiva adottate per l’anno 2019, anche per l’anno 2020, provvedendo entro il 31 dicembre 2020 alla determinazione ed approvazione del Piano Economico Finanziario del servizio rifiuti (PEF) per il 2020

Detto ciò si ci augurava, anche a causa dell’aumento dei costi di smaltimento deliberati dalla sapna (Sistema Ambiente Provincia di Napoli), di riuscire a mantenere le aliquote tariffarie 2019.

Se qualcuno mi avesse detto sottoscrivi un accordo con il congelamento delle aliquote 2019 nel 2020 sicuramente avrei risposto favorevolmente conoscendo l’aumento dei costi dello smaltimento, se poi mi avessero detto che il Comune agevolava le attività economiche maggiormente colpite dal Covid con 3 mesi di sospensione sarei stato molto più contento, anche perchè, voglio ricordare, i mesi di agevolazione sono poi diventati 4. Voglio ricordare anche che c’era un certo scetticismo da parte di qualche collega di questa assise che non credeva possibile quantificare a priori le agevolazioni consistenti nella sospensione dei tre mesi di pagamento, che poi sono diventati quattro.

Quello che stiamo approvando sono le tariffe, la responsabilità del controllo è in capo al DEC, e la competenza a denunciare eventuali disservizi è riservata a chiunque ne sia conoscenza, nonché demandata alla commissione di indagine per tale motivo istituita.

Desidero anche complimentarmi per il lavoro svolto dai nuovi funzionari in servizio relativamente all’elaborazione del PEF, per la quale parecchi comuni limitrofi hanno dovuto impegnare importi di non poco conto, devo congratularmi con l’Assessore e gli uffici che spesso in sordina lavorano per il bene del Paese.

il gruppo Consiliare Forza Italia, in definitiva, esprime un si convinto all’approvazione delle tariffe e delle agevolazioni per le quali ci siamo adoperati tanto riuscendo ad erogare un piccolo contributo alle attività economiche maggiormente colpite dalla pandemia in termini di riduzione d’imposizione.

PARTECIPATE

L’argomento da licenziare scaturisce da un adempimento di tipo tecnico per il quale la Legge prevede che le Pubbliche Amministrazioni hanno l’obbligo, ai sensi dell’art. 20 del TUSP, di procedere annualmente alla revisione periodica delle partecipazioni detenute. Gli organismi, gli enti strumentali e le società che risultano censite tramite l’applicativo “Partecipazioni” del Portale Tesoro sono:

S.I.N.T S.p.A. in liquidazione per partecipazione diretta;

Asam per partecipazione diretta;

la partecipazione indiretta della GORI spa non censita.

L’Ente, da quanto abbiamo esaminato, risulta possedere nella Banca dati del MEF altre partecipazioni:

TESS – costa del Vesuvio : Società fallita,

;TERME DI STABIA : Società fallita;

CASTELLAMMARE DI STABIA MULTISERVIZI: Società fallita;

Quella che faccio è una riflessione, non rivolta direttamente alle ultime faccende politiche della nostra Città ma a una riflessione di tipo generale:

una domanda me la sono posta, com’è possibile che tutte le società a partecipazione pubblica nel corso degli anni abbiano conseguito gli stessi risultati? com’è possibile che tutte le società partecipate siano tutte fallite e che nessuna parte coinvolta, e non intendo solo la classe politica, abbia capito quello che stava accadendo? com’è possibile che nessuno sia mai stato responsabile di questo scempio?

Ereditiamo una situazione di inefficienza politico-amministrativa abnorme, di pari passo al fallimento della classe dirigente e di quella professionale.

Come la chiamavano i latini “La res publica” dovrebbe essere amministrata con coscienza.

Richiamando qualche pensiero storico del grande Cicerone, lo stesso esprimeva il rapporto fra res publica e populus come un pater familias esercita la propria potestà sulla sua domus.

Credo che questo semplice esempio faccia comprendere l’eredità lasciataci dai nostri antecedenti, seppur in epoca remota, e ci faccia responsabilizzare sulle scelte da prendere in modo che in un prossimo futuro noi tutti, che siamo la classe politica odierna, non saremo ricordati come le classi politiche dell’ultimo mezzo secolo che ci hanno precedute.

Si tratta della stessa classe politica e di quella identica classe dirigente che hanno portato non solo al fallimento delle partecipate pubbliche ma, molto spesso, anche delle società private che svolgevano attività economica sul nostro territorio: solo per fare qualche esempio nei scorsi decenni nel nostro territorio hanno chiuso i loro stabilimenti importanti opifici come l’ “acqua Acetoselle”, l’ “acqua della Madonna”, chi non ricorda l’azienda “Faito” con la sua famosa “gassosa”, le stesse “Terme Stabiane” passate per le forche caudine di un fallimento improvviso. Poi “lo Stabilimento Militare Produzione Cordami” che inaugurato fin dal 1796 è la Corderia Italiana più antica e di grande tradizione storica e marinaresca, e oggi ormai, a quel che mi risulta, le sue attività sono minime rispetto alla sua capacità produttiva. Sono state tutte realtà imprenditoriali che hanno portato un’importante fonte di reddito per gli abitanti del nostro territorio e non solo.

Infine, e non per ultima, voglio ricordare “la Meridbulloni” che, con l’eventuale chiusura dello stabilimento, condiziona pesantemente le speranze economiche e sociali dei suoi circa 80 lavoratori, un ulteriore impoverimento delle condizioni di vita del nostro territorio che va sicuramente evitato. Sindaco, lei già pubblicamente si sta impegnando, e noi faremo la nostra parte e sicuramente con tutte le forze politiche di questo consiglio comunale che lotteranno fianco a fianco con le rappresentanze sindacali, per cercare di trovare un compromesso al fine di evitare la chiusura dello stabilimento, che sarebbe un ulteriore fallimento per il nostro territorio già condizionato da scellerate decisioni di tipo politico e imprenditoriale”.

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