(Red) – Questa mattina è entrato in scena il nuovo Piano Urbano di Mobilità, figlio del “Lodo Scafarto”, per alcune arterie della città. Infatti, a seguito del cambio dei sensi di marcia in via Silio Italico, via Amato, via del Carmine, via Principe Amedeo e via San Vincenzo, mentre via Plinio il Vecchio diventa a senso unico da via Denza a via Amato, sono emerse alcune criticità dovute, sicuramente, alla scarsa conoscenza del nuovo dispositivo da parte di molti cittadini stabiesi nonostante da mesi sia stata messa in campo, dall’Amministrazione Cimmino, una poderosa ed efficace campagna di informazione mediatica. Un cambiamento che, secondo alcuni detrattori professionisti, avrebbe sconvolto le normali abitudini di un popolo diligente ed ossequioso delle regole stradali e pertanto a disagio di fronte a questo radicale (appena 5 le strade interessate da questo mini-provvedimento iniziale) cambiamento dei sensi di marcia in città. Questi sono stati i primi “velenosi” commenti, apparsi sui social, ad appena qualche ora dall’entrata in vigore del primo accenno di cambiamento delle consolidate abitudini degli stabiesi. Abbiamo provato a fare un giro in città per verificare, come è nostro costume, l’andamento dei nuovi sensi di marcia e le reazioni dei cittadini di fronte a questo nuovo modo di intendere la mobilità in una città caotica come quella di Castellammare. La realtà, che è stata fotografata in maniera asettica, ci ha raccontato cose diverse, e l’unica vera criticità emersa dal nostro girovagare, secondo le nuove disposizioni, è stata riscontrata sul notevole flusso di traffico che si è registrato su Viale delle Puglie. Infatti, l’eliminazione della possibilità di poter scendere al centro da Via Marconi, in sinergia con la totale assenza della volontà degli automobilisti di parcheggiare al parcheggio di Viale delle Terme e di usare in alternativa la navetta Eav per accedere al centro città, ha comportato un complicato deflusso del traffico che risultava incanalato, e di conseguenza bloccato, lungo tutto il Viale delle Puglie determinando, in tal modo, una pesante ricaduta sul nevralgico incrocio di Viale Europa. La mobilità, in una città come Castellammare, è fortemente condizionata dal comportamento dei cittadini automobilisti, e questo si sa, ma nel caso di specie anche dai cittadini dei paesi ad est del circondario stabiese che contribuiscono ad incentivare il già complesso defluire del traffico in città. Abbiamo rilevato che il numero medio dei viaggiatori si attestava su circa 1,7 passeggeri per autovettura, per cui non risulta tanto difficile capire che per consentire la mobilità di circa 100 cittadini risultavano, in coda alla fila di traffico, circa 60 autovetture. E volendo considerare che la lunghezza media di un auto è pari a circa 4 metri, ne consegue che per almeno 240 metri il traffico su Viale delle Puglie sarebbe stato evitato con la corsa di appena due navette (52 posti per 12 metri di lunghezza) che all’incrocio con via Marconi avrebbero percorso il breve tratto utilizzando la corsia preferenziale. Oggi, ai tempi dell’ancora imperante Covid, siamo diventati ormai la regione capofila per numero di contagi giornalieri, è fondamentale restituire vivibilità e strade ai cittadini pedoni di Castellammare, preso atto che, come è ormai arcinoto quasi a tutti che nelle città, dove sono presenti molte abitazioni e c’è molto traffico, lo smog è molto più concentrato e dannoso per la salute di tutti. Nei prossimi giorni, naturalmente, continueremo ad osservare ed informare sul funzionamento di questo nuovo dispositivo, e per il momento chest’è!!!  

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