(Red) – Una giornata molto particolare è stata quella trascorsa prima del Consiglio Comunale di qualche giorno fa infatti, martedì scorso è stato il giorno in cui tutti i “Cani Randagi” della nostra città hanno manifestato, a tutto tondo, l’intenzione di realizzare il loro “osceno e malvagio” disegno a discapito della città e degli stabiesi. Quale disegno, prova a chiedersi l’inconsapevole cittadino? Molto semplice, la precisa volontà di ballare sul corpo di un leone che, a loro avviso, sarebbe presumibilmente già morto da tempo. Il motivo? Ancora più semplice, la pubblicazione della sentenza di primo grado promulgata, nel primo pomeriggio del 16 novembre u.s., dal tribunale relativamente alla vicenda “Olimpo”. Oggi questa sentenza che, a voler pensar male, sembrerebbe essere stata precisa e mirata nei tempi, e apparirebbe dover rappresentare per la loro strategia distruttiva, un colpo ben assestato e definitivo all’ Amministrazione Cimmino, al solo fine di poter influire, orientandole in una predeterminata direzione, sulle conclusioni della Commissione di Accesso afferenti ad una sentenza di giustizia, non tenendo conto di un dato importantissimo e fondamentale. Quale? Ovvio, quello che la citata amministrazione non ha certamente nulla a che spartire con le vicende personali di ognuno dei protagonisti di “Olimpo”, né tantomeno con la stessa vicenda. Ma questa sentenza è diventata purtroppo un’altra opportunità, per le arroganti opposizioni stabiesi, per buttarla in caciara e sferrare l’ennesima offensiva politica e personale contro l’Amministrazione Comunale che in questo procedimento, tra l’altro, si è costituita al processo “Olimpo” come parte civile, ossia come parte lesa a tutela degli interessi dell’intera comunità stabiese per la prima volta nella storia della città. E mentre i soliti randagi continuano ad abbaiare senza mordere, il Sindaco continua imperterrito per quel percorso che, attraverso la scelta della legalità, sta restituendo dignità e credibilità ad una città per troppo tempo bloccata, in quanto impelagata, dai continui regolamenti di conti interni ad una coalizione bocciata dal voto popolare nelle consultazioni della primavera 2018. Questi sono i fatti e le chiacchiere stanno a zero!

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